11 luglio 2015
Parrocchia Beato Nunzio Sulprizio
- Taranto -
Gianluca Mortato
Lo scorso sabato 11 Luglio, nella parrocchia del Beato Nunzio Sulprizio, in Taranto, si è svolta la chiusura del processo diocesano di canonizzazione del Beato Nunzio, giovane artigiano.
La celebrazione eucaristica e il processo conclusivo sono stati celebrati dall'Arcivescovo mons. Filippo Santoro: infatti in conformità di quanto previsto dalla Costituzione Apostolica "Divinus Perfectionis Magister" promulgata da Giovanni Paolo II il 25 gennaio 1983, il vescovo della diocesi dove è avvenuto il presunto miracolo, istruisce il processo diocesano per la canonizzazione.
Viene quindi studiato il miracolo da una commissione di medici, istruito il processo diocesano e
istituito un apposito Tribunale diocesano, davanti al quale i testimoni sono chiamati a riferire fatti concreti.
Il processo si è concluso così alla presenza del giudice don Filippo Urso, teologo tarentino; del postulatore, don Antonio Paone, dell'arcidiocesi di Napoli e del Notaio dott.ssa Maggio i quali hanno giurato sui Vangeli, quindi il vescovo ha sigillato i plichi prima di essere portati dal postulatore a Roma.
I plichi giunti a Roma, verranno esaminati da due commissioni mediche e poi da una commissione di
teologi i quali dovranno accertare la veridicità del miracolo attribuito al Beato Nunzio, nei confronti di un giovane uscito inspiegabilmente dal coma a seguito di incidente stradale senza riportare alcun danno celebrale e motorio.
La cerimonia ha visto la presenza di numerosi sacerdoti giunti da Pescara (diocesi natale del beato nunzio), Napoli (città dov'è sepolto il Beato nella chiesa di S. Domenico Soriano) e soprattutto Taranto a incominciare dal vicario mons Alessandro Greco e del parroco don Giuseppe Carrieri.
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