giovedì 11 febbraio 2016

“A foròre” apre la Quaresima


Angelo Diofano

Le immagini sono di Pasquale Pasculli

Si sta sempre più inserendo tra le nostre tradizioni penitenziali la processione notturna della Croce a cura della confraternita dell'Addolorata, in apertura della Quaresima, sulle orme dell'antica “foròre” (dal nome del suono della campana fuori orario). Molti i partecipanti, nonostante l'ora tarda.

Dopo un momento di preghiera e di meditazione in San Domenico, a mezzanotte, nel magico scenario della città vecchia, si è snodato il corteo di confratelli e consorelle dietro una semplice croce. In molti hanno aderito a questo momento di preghiera, ascoltando i salmi proclamati dal padre spirituale monsignor Marco Morrone e partecipando all'esecuzione dei canti quaresimali, accompagnati dall'orchestra di fiati “Santa Cecilia” con il soprano Daniela Abbà quale voce guida.

Dopo un tratto di via Duomo, la processione è scesa per la postierla Vianuova, raggiungendo la chiesa di San Giuseppe per un momento di meditazione. Quindi, si è ripreso il cammino attraverso via Garibaldi e piazza Fontana, dirigendosi verso San Domenico Maggiore, dove si è giunti all'una del Mercoledì delle Ceneri. Prima del rientro, con i confratelli sulla scalinata, la benedizione di don Marco e l'ultimo canto quella della “Desolata” di padre Marinosci. E domenica sera, le prime Via Crucis. Quella in San Domenico sarà animata, oltre che dai confratelli dell'Addolorata, da quelli della Purità di Gallipoli.


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