Angelo Diofano
Le immagini sono di Pasquale Pasculli
Si sta sempre più inserendo tra le nostre tradizioni penitenziali la processione notturna della Croce a cura della confraternita dell'Addolorata, in apertura della Quaresima, sulle orme dell'antica “foròre” (dal nome del suono della campana fuori orario). Molti i partecipanti, nonostante l'ora tarda.
Dopo un momento di preghiera e di meditazione in San Domenico, a mezzanotte, nel magico scenario della città vecchia, si è snodato il corteo di confratelli e consorelle dietro una semplice croce. In molti hanno aderito a questo momento di preghiera, ascoltando i salmi proclamati dal padre spirituale monsignor Marco Morrone e partecipando all'esecuzione dei canti quaresimali, accompagnati dall'orchestra di fiati “Santa Cecilia” con il soprano Daniela Abbà quale voce guida.
Dopo un tratto di via Duomo, la processione è scesa per la postierla Vianuova, raggiungendo la chiesa di San Giuseppe per un momento di meditazione. Quindi, si è ripreso il cammino attraverso via Garibaldi e piazza Fontana, dirigendosi verso San Domenico Maggiore, dove si è giunti all'una del Mercoledì delle Ceneri. Prima del rientro, con i confratelli sulla scalinata, la benedizione di don Marco e l'ultimo canto quella della “Desolata” di padre Marinosci. E domenica sera, le prime Via Crucis. Quella in San Domenico sarà animata, oltre che dai confratelli dell'Addolorata, da quelli della Purità di Gallipoli.
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