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venerdì 30 giugno 2017

Al santuario di San Marzano festa della Madonna delle Grazie

L'1 e 2 luglio celebrazioni civili e religiose 
nella suggestiva località rupestre, 
in una oasi di verde, a tre chilometri dal paese.
Il grande pellegrinaggio all'alba dei devoti

Italo Caiazzo


Il primo e il e 2 luglio San Marzano festeggia la compatrona, Maria Santissima delle Grazie, nell’omonimo santuario rupestre. “La solennità della nostra amata compatrona – dice il parroco don Cosimo Rodia – suscita come sempre in noi un forte senso d’amore. Lei, celeste tesoriera di tutte le grazie, primogenita dell’Eterno Padre che stringe fra le sue braccia la Sua onnipotenza, sia il rifugio dei poveri peccatori, la consolatrice degli afflitti la Speranza di chi dispera. Riponiamo nelle Sue mani ogni nostra fiducia, anche quando ci sentiamo deboli o poveri di spirito, e così otterremo da Lei e dal suo amato Figlio la pace e la grazia delle quali abbiamo tanto bisogno in questo mondo”. 
Il programma liturgico si compone di una serie di iniziative che interesseranno il paese e i luoghi del santuario rupestre, distante circa tre chilometri dalla cittadina. Sabato 1 luglio alle ore 18 il simulacro della Madonna delle Grazie percorrerà le vie del paese in processione. Domenica 2 luglio, giorno della festa, si terrà il tradizionale pellegrinaggio dalle ore 5 dal paese al santuario; vi parteciperanno autorità civili e religiose, le confraternite del SS. Sacramento e del SS. Rosario con molti fedeli anche dei paesi limitrofi. All’arrivo, santa messa presieduta dal vicario generale don Alessandro Greco; il programma proseguirà con le celebrazioni in parrocchia alle 10 e alle ore 20 e nel santuario alle ore 19 (al termine di quest’ultima, processione di ringraziamento nella zona rupestre). Sabato 1 luglio, davanti al santuario, concerto della band “Resto Zero – tributo a Renato Zero” mentre domenica 2 presterà servizio il complesso bandistico “città di Acquaviva delle fonti”. La processione sarà accompagnata dalle note dalla banda musicale cittadina, La zona del santuario sarà artisticamente illuminata dalla ditta Perrotta di Squinzano mentre per la prima volta a San Marzano chiuderà in bellezza la serata del 2 luglio un grandioso spettacolo scenografico di fontane danzanti della ditta Dominicis di Trevi (Perugia). Per i più piccoli sarà allestita una zona giochi.
Il santuario è di origini bizantine, anche se non risponde perfettamente agli schemi dei popoli dell’Oriente a causa delle conformazioni della roccia. La chiesa si affaccia su una lama del territorio, in uno splendido scenario di gravine; la lama profonda circa cinque metri nel punto più alto, suggestiva e particolare, è caratterizzata dalla presenza di molte grotte di varie dimensioni che si aprono sui costoni. La chiesa ipogea, oggi meta molto richiesta per i matrimoni, pare sia stata caratterizzata da diversi periodi di costruzione: il primo fino al secolo XV con la dedicazione a San Giorgio, il secondo dal XVI ai nostri giorni dedicato alla Madonna delle Grazie, anche se la chiesa viene ufficialmente citata in un documento del 1709. L’ipogeo ha una forma approssimativamente quadrangolare, dalle mura caratterizzate dalla presenza di segni che inducono a un mutevole scenario spaziale e liturgico. Infatti ci sono tre accessi diversi (oggi ristrutturati) due che si affacciano sulla lama e uno che collega l’ipogeo con la chiesa soprastante. L’elemento principale è l’affresco della Vergine con Bambino al quale fu attribuito un significato miracoloso. Prescindendo dalle leggende, l’immagine divenne da allora centro di fervore religioso. Inizialmente l’affresco era limitato al volto di Maria e del Bambino mentre in tempi più recenti si è risaliti alla raffigurazione completa. La chiesa sovrastante è di recente costruzione e custodisce il simulacro della Madonna delle Grazie, probabilmente del 1800.

Celebrazioni patronali a Talsano, il comune di Benevento offrirà la lampada votiva

Il programma dei festeggiamenti
di sabato 1 e domenica 2 luglio


Angelo Diofano

Di generazione in generazione, a Talsano, nel punto di sutura fra le saline e la costa jonica, dove la terra non ha mai regalato nulla, ma al contrario è stata lavorata col sudore della fronte, i credenti, di ieri e di oggi continuano a guardare con fede verso la patrona, la Madonna delle Grazie. Come tradizione, la festa si svolge nel primo fine settimana di luglio secondo un programma di iniziative stilato dal parroco don Pasquale Laporta e dall’apposito comitato. Per l'occasione il simulacro della Madonna delle Grazie sabato 24 giugno è stato traslato in processione dalla rettoria di via Domenico Savino al santuario intitolato alla Madonna di Fatima, presente il rettore don Tonino Caforio, che al termine ha celebrato la santa messa. Il trasferimento dell’immagine nel tempio sul corso principale è motivato dalla necessità di disporre di più ampi spazi per ospitare gli innumerevoli fedeli che, come consuetudine, partecipano ai festeggiamenti. 
Da giovedì 29 giugno a sabato 1 luglio alle ore 19.30 il triduo sarà predicato dal vicario parrocchiale don Luciano Matichecchia. Domenica 2 luglio,  sante messe saranno celebrate alle ore 8 e alle ore 10. In serata, alle ore 18, solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal parroco don Pasquale Laporta; vi parteciperanno i rappresentanti dell’amministrazione comunale di Benevento (assieme al prefetto, la tarantina Paola Galeone) che offriranno la lampada votiva alla Madonna delle Grazie. Al termine muoverà la processione con la statua della Madonna, molto bella, indossante un ricco mantello ricamato di velluto blu su un vestito rosso, con in braccio il Bambinello e sul loro capo le corone d'argento, recentemente restaurate. Questo l’itinerario: per via Rainaldi, via Piave, via Risorgimento, via Nuova, via Principe di Piemonte via Sanguzza, via San Francesco, via Garibaldi, corso Vittorio Emanuele.
Lunedì 3, alle ore 18.30, processione di rientro per corso Vittorio Emanuele, via Cabina, via Sovitoquarto, via per San Donato; sul sagrato, santa messa del rettore don Antonio Caforio. Sarà l’occasione per visitare questa graziosa chiesetta che, secondo lo storico De Vincentis, sarebbe stata edificata come badia nel 1350 dai padri basiliani greci, attorno alla quale sorse il primo nucleo di Talsano. La chiesetta fu poi ampliata e restaurata nel 1845 dall’allora re di Napoli Ferdinando II, come attesta una lapide murata nel luogo di culto. Nel 1973, essendo in stato di abbandono, la chiesetta fu visitata dai ladri che asportarono, fra l’altro, un quadro di inestimabile valore raffigurante la Madonna di Costantinopoli, giunta dall’Oriente nell’ottavo secolo.
Le processioni saranno accompagnate dalla banda musicale.
I festeggiamenti civili prevedono il consueto mercatino e ricche luminarie sul corso principale e sulla piazza antistante la chiesa, dove si esibiranno: sabato primo luglio, il complesso “Celentanoide e i ribelli del sud”; domenica 2, il concerto bandistico “Città di Racale, diretto dal maestro Grazia Donateo. La festa, domenica 2, sarà conclusa dal grande spettacolo pirotecnico della ditta Mega di Scorrano.

Luci nella notte

1 luglio 2017
Chiesa di San Giuseppe
- Taranto -


Angelo Diofano


Sabato 1 luglio a Taranto, in città vecchia, avrà luogo “Luci nella notte”, serata di evangelizzazione in strada animata dai gruppi del Rinnovamento nello Spirito di tutta la diocesi in collaborazione la parrocchia della basilica-cattedrale. Questo, nell’accoglienza dell’auspicio di una Chiesa in uscita, caro a papa Francesco, e dell’invito dell’arcivescovo monsignor Filippo Santoro “a consumare le suole delle scarpe per annunciare il Vangelo”. L’annuncio degli evangelizzatori sarà rivolto in particolare ai numerosi gruppi di famiglie che si ritrovano il sabato sera sul lungomare di via Garibaldi a cercare sollievo dalla calura estiva.

Il programma della serata prevede alle ore 19, negli spazi antistanti la chiesa di San Giuseppe, la santa messa celebrata da don Emanuele Ferro e animata dai canti della corale del Rinnovamento nello Spirito. A seguire, l’annuncio del kerigma, cioè quello della salvezza di ognuno guadagnataci dalla morte e resurrezione di Nostro Signore, l’unico che dà senso alla nostra vita, da parte del coordinatore nazionale del Rinnovamento nello Spirito, Mario Landi, eccezionalmente a Taranto per questa iniziativa. Successivamente ci sarà il mandato agli evangelizzatori che usciranno in strada, come tante luci nella notte, offrendo la fiamma della speranza a quanti incontreranno sul proprio cammino. Sarà una grande occasione per quanti accoglieranno il loro invito.

Contemporaneamente si terrà il “Roveto ardente”, cioè l’esposizione del Santissimo davanti al quale ci si potrà raccogliere in adorazione, con le intenzioni personali di preghiera. Sacerdoti provenienti da diverse parrocchie saranno a disposizione per le confessioni o più semplicemente per un momento di dialogo e di confronto.

La serata si concluderà con la preghiera di intercessione per i bisogni di ognuno e della città.