“Quelli del 22 maggio”
accoglieranno i pellegrini
che giungeranno nella giornata di domenica.
La parrocchia, segno di amicizia e della presenza viva di Cristo
che fa nuove le cose
Angelo Diofano
Nuovo Dialogo 19/5/2016
Foto: pagina FB della parrocchia S. Rita |
“La gioia dell'amore: Da quando ci sei Tu... è accaduto”. Prendendo spunti dalle parole di papa Francesco (“È l’incontro con un volto, un “Tu” che riflette l’amore divino ed è il primo dei beni) e di sant'Agostino (“Dove arde la carità è impossibile che manchi l’umiltà”), s'intitolano così i festeggiamenti in onore di Santa Rita, a cura della omonima parrocchia di via Ancona e della confraternita intitolata alla santa, in corso in questi giorni.
Le celebrazioni del triduo (giovedì 19, venerdì 20 e sabato 21) prevedono sante messe alle ore 7 e alle ore 19, con predicazione di don Emanuele Ferro, parroco della cattedrale. L'Eucarestia delle ore 7, come sempre, è particolarmente partecipata da quanti si accingono a recarsi al posto di lavoro e soprattutto dagli studenti: per tutti, al termine, colazione nei locali parrocchiali.
Venerdì 20 la comunità parrocchiale, in occasione dell'Anno santo straordinario della Misericordia, terrà il pellegrinaggio giubilare a San Cataldo. L'appuntamento per tutti è alle ore 21 in piazza Castello da dove ci si dirigerà, attraverso via Duomo, alla Porta Santa della basilica cattedrale; gli autobus partiranno alle ore 20.15 da piazza Santa Rita.
Domenica 22, giorno della festa, per tutta la giornata giovani volontari, con la scritta “Quelli del 22 maggio” sulle magliette, accoglieranno i numerosi pellegrini provenienti da tutta la città, dalla provincia e anche da fuori regione, trasmettendo la bellezza di essere cristiani e la gioia di comunicarlo: una grande occasione per loro e per chi li incontrerà. Sante messe saranno celebrate alle ore 7-8-10-11.30 (con supplica a Santa Rita) e in piazza alle ore 17.30, con numerosi sacerdoti disponibili per le confessioni. Seguirà alle ore 18.45 la processione con la partecipazione della banda musicale cittadina “Paisiello” diretta dal maestro Vincenzo Simonetti. Questo l'itinerario: via Ancona, viale Trentino, via Lago di Molveno, via Dalmazia, viale Magna Grecia (con momento di preghiera per gli ammalati davanti alla casa di cura), via Calamandrei, via Galera Montefusco, via Lago d’Arvo, via Atenisio, via Galileo Galilei e rientro in piazza Santa Rita dove avverrà la benedizione delle rose. La storia di Santa Rita è legata a questo fiore. I biografi raccontano che negli ultimi momenti di vita, la donna, immobilizzata a letto, chiese ad una cugina di portarle una rosa e due fichi dalla casa paterna. Era inverno, ma i fiori e i frutti c'erano entrambi e glieli furono portati. La rosa divenne così il simbolo della santa: un'esile ed umile donna riuscita a fiorire nonostante le spine che la vita le aveva riservato, donando il buon profumo di Cristo e sciogliendo il gelido inverno di tanti cuori. Santa Rita è chiamata "la santa dei miracoli impossibili", perché dal giorno della sua morte sarebbe intervenuta al fianco dei più bisognosi, realizzando per loro miracoli prodigiosi. Un po’ come il miracolo della parrocchia, realtà che riesce ad essere presente in molti ambiti di vita quotidiana del quartiere, interessando tutte le fasce di età della popolazione, segno di amicizia e della presenza viva di Cristo che fa nuove tutte le cose.
Per tutta la durata dei festeggiamenti sarà possibile visitare la mostra itinerante “I volti della misericordia”. La mostra è curata da padre Antonio Sangalli della vice postulazione Padri carmelitani scalzi, Provincia lombarda, in collaborazione con l’associazione Santa Caterina da Siena, con il patrocinio del Progetto culturale della Cei e quello del Pontificio consiglio per la promozione della Nuova evangelizzazione. L’itinerario permette di approfondire il tema del Giubileo straordinario e stimola all’incontro con la misericordia infinita del Padre.
Sabato 28 con inizio alle ore 20, si terrà la festa popolare nella piazza rallegrata dalle luminarie, intitolata appunto “La gioia dell'amore”, con canti balli e “l'autopranzo” per tutti. Centinaia di tavolini saranno posti a disposizione per condividere insieme quanto di buono si porterà da casa, in uno spirito di vera amicizia. Così dice il parroco don Gino Romanazzi: “Invitiamo ognuno a partecipare con gioia per la consapevolezza che tutto ciò che ci accade è un dono, procurandoci stupore e gratitudine. È un’esperienza che cambia tutto nella nostra vita, anche nel modo di affrontare i vari problemi che si presentano, a cominciare da quelli della salute, dell’ambiente e del lavoro”.
In città, intanto, continua a essere viva l'eco del miracolo per intercessione di Santa Rita, avvenuto lo scorso anno durante la permanenza delle venerate reliquie e testimoniato da un messaggio inviato a fra Tonino Nisi, superiore del convento di San Pasquale, prima tappa della “peregrinatio” tarantina: “Caro fra’ Tonino, sono arrivato a … e poco fa ho ricevuto la notizia di un miracolo di Santa Rita e Sant'Egidio ricevuta da una mia amica il cui nipote era da alcuni giorni in coma. L'altro ieri mattina (giorno 13) sentendo la tua predica ho capito che dovevo invitare la mia amica a venire, pregare e sperare. Le scrissi dalla chiesa mentre tu parlavi. La mia amica e la sorella, ieri mattina (giorno 14) hanno lasciato per un attimo la rianimazione dell'ospedale e sono venute a pregare S. Rita, la Madonna e S. Egidio. In serata il nipote ha cominciato a svegliarsi. Dio è meraviglioso”. Un ulteriore motivo, quindi, per pregare la santa per le tribolazioni personali e quelle della nostra città.
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