Domenica 22 il giro delle bande alle prime luci del giorno e le tradizionali “pettolate”. In cattedrale santa messa dell'arcivescovo e la processione per le vie del centro storico
Angelo Diofano
Angelo Diofano
da Nuovo Dialogo 19/11/2015
Domenica 22 novembre si rinnovano le tradizionali usanze per la festa di Santa Cecilia, che a Taranto apre le festività natalizie, già abbondantemente anticipate dagli abeti luminosi per le vie e dalle grandi esposizioni di addobbi negli esercizi commerciali. Protagoniste della giornata saranno innanzitutto le “pastorali”. Saranno quattro le bande che all'alba annunceranno la festa: la “Domenico Lemma” (su chiamata di privati), la “Città di Crispiano”, la “Paisiello” e la “Santa Cecilia”, ingaggiate tutte dal Comune. Da non dimenticare le “pettole”, preparate di buon mattino dalle casalinghe. I tarantini d'altri tempi chiamavano tale prelibatezza “u cuscine d’u Bammenudde”. Questo, a causa della particolare morbidezza tale da farne addirittura un guanciale per Gesù Bambino nel presepe. Potranno farne scorpacciata anche coloro che di buon ora si recheranno in quei bar che per l'occasione apriranno anzi tempo mentre la banda ben volentieri farà da colonna sonora alla degustazione. E fra un piatto e l’altro di queste prelibatezze ci sarà magari spazio per un bicchierino di caffè o per un goccio di liquore, per “asciugare” l’umidità delle prime ore del mattino. La prima “pettolata” in programma si terrà alle ore 4.30 in via Leopardi, ai Tamburi, denominata “Pettolata sotto l'antenna”, a cura del comitato coordinato da Antonio Cavallo e con la partecipazione di un piccolo complesso bandistico. Tante altre ne seguiranno in molti quartieri fino a sera inoltrata.
Solenni festeggiamenti in onore di Santa Cecilia, patrona della musica e protettrice dei musicisti, si terranno anche quest’anno in San Cataldo a cura della Basilica Cattedrale, della Orchestra di fiati “Santa Cecilia-Città di Taranto” e della segreteria delle confraternite del Centro Storico. Da giovedì 19 l'immagine della santa sarà solennemente esposta alla venerazione dei fedeli e ogni sera alle ore 18 il parroco don Emanuele Ferro celebrerà la santa messa.
Dalle prime ore di domenica 22 l'Orchestra di fiati “Santa Cecilia-Città di Taranto” eseguirà per le vie principali della città le “pastorali” tarantine, terminando il giro nel cortile dell’arcivescovado per l'omaggio all’arcivescovo. In serata, alle ore 17 lo stesso complesso bandistico, partendo da piazza Castello, suonerà le musiche natalizie lungo via Duomo fino alla Basilica. Alle ore 17.30 ci sarà la solenne celebrazione eucaristica presieduta dall'arcivescovo monsignor Filippo Santoro con il servizio liturgico curato dalla confraternita di San Cataldo in Santa Caterina e i canti eseguiti dalla corale “Basilica cattedrale San Cataldo” diretta dal maestro Giovanni Gigante. Saranno presenti il prefetto di Benevento, con le autorità civili e militari, per l'omaggio del sindaco di Foglianise (Benevento), Giovanni Mastrocinque, di una scultura in paglia e grano riproducente la facciata del duomo tarantino. Al termine, alle ore 18.30, processione in città vecchia con la statua di Santa Cecilia e la partecipazione di rappresentanze delle confraternite del centro storico in abito di rito e dell'Orchestra di fiati “S. Cecilia-Città di Taranto” diretta dal maestro Giuseppe Gregucci. Questo l’itinerario: via Duomo, piazza Castello, discesa Vasto, via Garibaldi fino alla chiesa di S. Giuseppe, nei cui pressi sarà offerta la tradizionale “pettolata”.
In questa giornata, infine, molte famiglie inizieranno i preparativi per l’albero natalizio e il presepe, facendo ordine fra palline colorate, serie di lampadine, lucciole intermittenti, grotte e castelli di sughero, ruscelletti, cieli stellati e pupazzetti di plastica, con la speranza che siano ancora intatti. Tanta confusione in casa, ma che allegria!
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