24 - 25 ottobre 2015
- Castellaneta -
Si ringrazia il nostro amico Marco Gubitosa
L'articolo è di Rossella Tarquinio
Le immagini sono di Francesca Larizza
Una due giorni all'insegna della fratellanza e della solidarietà: questa è la sintesi del I Cammino Diocesano delle Confraternite svoltosi a Castellaneta nei giorni 24 e 25 ottobre appena trascorsi. La manifestazione, fortemente voluta dal Vescovo della Diocesi, Sua Ecc. Mons. Claudio Maniago, e dalla Consulta Diocesana delle Confraternite guidata dal presidente Nicola Gigante e dal Delegato Vescovile don Franco Alfarano, ha ospitato anche eminenti personalità del mondo cattolico nazionale.
24 ottobre, a confrontarsi sul tema dell'Umanesimo e della Solidarietà, sono intervenuti il dott. Francesco Antonetti, Presidente della Confederazione delle Confraternite d'Italia, il quale ha illustrato il ruolo delle Confraternite come presenza caritatevole viva sul territorio, e il prof. Alessandro Martini, direttore del Centro Caritas di Firenze e Coordinatore Regionale della Caritas della Toscana, al quale è andato il compito di delineare le nuove sfide caritative imposte dalla realtà moderna. Durante l'incontro è stata annunciata ai presenti la decisione della locale Caritas,
rappresentata dal dott. Andrea Stendardi e da Don Giuseppe Bernalda, di aprire una centro di accoglienza, dotato di mensa, per i bisognosi del nostro territorio. Il luogo scelto per questa importante realtà, che vedrà le confraternite coinvolte direttamene con una fattiva opera di volontariato, è l'oratorio don Bosco della Parrocchia di san Domenico di Castellaneta, dotato dei locali idonei per la realizzazione del progetto.
<< Sono stati contributi genuini e di elevato coinvolgimento - così ha commentato l'incontro il Presidente della Consulta Nicola Gigante - in quanto è stata tratteggiata l'essenza del mondo cattolico grazie all'intervento sia del dott. Antonetti, che ha sottolineato l'operato dei sodalizi italiani a favore dei più disagiati, sia del prof. Martini che ha dato rilievo alla Caritas, altrettanto impegnata nel sostegno degli ultimi, vera virtù dei cristiani.>> A conclusione dei lavori, Mons, Maniago ha riportato la vita esemplare dei Confratelli a quella di Maria, che dopo il suo "si" si reca dalla
cugina Elisabetta e si mette al suo servizio.
Domenica 25 sono state invece protagoniste le confraternite dei sette paesi della Diocesi che hanno voluto portare la loro testimonianza di fede per le principali vie cittadine, sfilando, con i loro tipici e consueti abiti di rito, in un corteo processionale emblematico di come la vita cristiana sia un cammino da intraprendere con gli altri, all'insegna dunque della fratellanza. E così, il presidente della Consulta, con lo sguardo già rivolto al Cammino del prossimo anno, con soddisfazione, nel tirare le somme di questa prima esperienza, può dire che si è constatato come <<attraverso la fede dei semplici, possiamo continuare a camminare verso chi ha bisogno di aiuto per donargli la speranza, supportati dalla forza evangelizzatrice della pietà popolare.>>
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