Iniziative civili e religiose nei quartieri Borgo e Tamburi.
Per tutta la giornata di martedì 13 benedizione del pane,
segno di condivisione con i poveri.
In serata, le processioni
Angelo Diofano
da Nuovo Dialogo
Si rinnova l’omaggio a Sant’Antonio da Padova, la cui intercessione viene richiesta per i casi disperati. Solenni celebrazioni sono dedicate al santo da parte delle parrocchie di San Francesco De Geronimo ai Tamburi e naturalmente di quella intitolatagli, in via Duca degli Abruzzi. Il primo luogo di culto dedicato al santo si fa risalire tra il 1444 e il 1448: una cappella gentilizia sorta nella chiesa fatta costruire dal principe di Taranto, Giovanni Antonio Orsini del Balzo, accanto al convento dedicato al santo di Padova, quest'ultimo poi trasformato in carcere e ora è interessato da ristrutturazione, quasi ultimati. Ecco il programma dei festeggiamenti.
Al Borgo
Dopo l’interessante tavola rotonda sul fine vita, i festeggiamenti di Sant’Antonio nel Nuovo Tempio al Borgo prevedono altri appuntamenti, fra cui, venerdì 9 alle ore 20 nell’auditorium Tarentum, la rappresentazione teatrale: “Da Fernando ad Antonio” che sarà tenuta del Gruppo Auditorium Tarentum. Sabato 10, dalle ore 9.30 alle ore 18, nella sala ludica parrocchiale e in via Criscuolo, avrà luogo la “Giornata Antoniana” per bambini e ragazzi che hanno voglia di conoscere la vita di del santo, con bans, laboratori e momenti di preghiera. Non mancano le manifestazioni sportive, come la quinta edizione del torneo di calcetto per ragazzi in corso dal 24 maggio e che avrà termine lunedì 12 giugno, sui campi di gioco del centro “Mediterraneo Village” in via Bruno, in collaborazione con la società cooperativa “La Vela”. Le celebrazioni religiose prevedono la tradizionale “tredicina”, con sante messe alle ore 7.30–9–19; lunedì 12, dalle ore 20.30 ci sarà anche una veglia di preghiera. Martedì 13, giorno della festa, sante messe sono previste alle ore 7.30 – 9 – 10 – 11 – 12; al termine di ogni celebrazione eucaristica ci sarà la benedizione del pane. Alle ore 17 sarà impartita la benedizione ai bambini. Alle ore 18.00 l’arcivescovo presiederà la solenne concelebrazione eucaristica. Al termine avrà luogo la grande processione per le vie del quartiere accompagnata dal gran complesso bandistico “Città di Crispiano” , diretto dal maestro Francesco Bolognino. Questo l’itinerario: via Duca degli Abruzzi, via Dante, via Nitti, via Mazzini, via Regina Elena, via Bruno. Prima dell’ingresso in chiesa il parroco don Carmine Agresta terrà una breve riflessione e impartirà la solenne benedizione. I festeggiamenti si concluderanno in via Criscuolo con la festa popolare Pizza e Pizzica”, con balli popolari internazionali guidati dal maestro Giovanni Labate; ci sarà anche la vendita di focacce, dolci e bibite, il cui ricavato servirà per i bisogni della parrocchia. Intanto si vanno ultimando i lavori alla cripta di Santa Rita, da circa vent’anni inagibile per infiltrazioni d’umidità, che potrebbe essere riaperta entro luglio.
Al quartiere Tamburi
Nella parrocchia di San Francesco De Geronimo ai festeggiamenti provvede la confraternita di Sant'Antonio da Padova (priore Gianni Celestiano) d'intesa con il parroco don Nino Borsci. Il programma prevede ogni sera alle ore 18.30 la tredicina e alle ore 19 santa messa celebrata da don Nino Borsci. Lunedì 12, alle ore 16.30, seconda edizione del quadrangolare di calcio a 5 “Piccoli amici”; alle ore 18.20 santa messa con professione di nuovi confratelli e consorelle; alle ore 19.30, quarta edizione della rassegna corale “Melodie antoniane”. Martedì 13, sante messe alle ore 7.30-8.30-9.30-10.30 al termine delle quali ci sarà la benedizione del pane. Alle ore 18, solenne celebrazione eucaristica in onore del santo presieduta da don Nino Borsci e concelebrata dal vicario parrocchiale don Alessandro Argentiero; alle ore 19 la processione che percorrerà via Orsini, via Galeso, via delle Sciaie, via Masaccio, via Verdi, via Orsini, piazza mons. Russo. Presterà servizio l'orchestra di fiati “Santa Cecilia-Città di Taranto”. Artistiche luminarie saranno predisposte nelle vie attorno alla chiesa. La devozione verso Sant'Antonio ai Tamburi risale ai primi anni del Novecento, nella piccola chiesetta di campagna intitolata sempre a San Francesco De Geronimo. Famiglie di lavoratori portuali, con l'aiuto dei cantieri navali Tosi, commissionarono una statua del santo padovano, donandola alla chiesetta, istituendo così ogni anno una bella festa popolare. La tradizione andò sempre più consolidandosi e nel dopoguerra l'allora parroco mons. Cosimo Russo ordinò a un artista di Ortisei una nuova immagine in legno, quella attualmente portata in processione. Il fittizio benessere derivato da una scellerata crescita urbanistica e industriale provocò disattenzione verso la festa, che alla fine non ebbe più luogo. A fine anni settanta un gruppo di parrocchiani (Nicola De Florio, Peppe D'Elia, Osvaldo Cristofaro, Lino Martinelli, Peppe Valentini, Lino Portulano, Peppe Gentile) e don Nino Borsci decisero di riprenderla, risvegliando l'amore nel quartiere per il santo, che perdura fino ad oggi.
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