L'1 e 2 luglio celebrazioni civili e religiose
nella suggestiva località rupestre,
in una oasi di verde, a tre chilometri dal paese.
Il grande pellegrinaggio all'alba dei devoti
Italo Caiazzo
Il primo e il e 2 luglio San Marzano festeggia la compatrona, Maria Santissima delle Grazie, nell’omonimo santuario rupestre. “La solennità della nostra amata compatrona – dice il parroco don Cosimo Rodia – suscita come sempre in noi un forte senso d’amore. Lei, celeste tesoriera di tutte le grazie, primogenita dell’Eterno Padre che stringe fra le sue braccia la Sua onnipotenza, sia il rifugio dei poveri peccatori, la consolatrice degli afflitti la Speranza di chi dispera. Riponiamo nelle Sue mani ogni nostra fiducia, anche quando ci sentiamo deboli o poveri di spirito, e così otterremo da Lei e dal suo amato Figlio la pace e la grazia delle quali abbiamo tanto bisogno in questo mondo”.
Il programma liturgico si compone di una serie di iniziative che interesseranno il paese e i luoghi del santuario rupestre, distante circa tre chilometri dalla cittadina. Sabato 1 luglio alle ore 18 il simulacro della Madonna delle Grazie percorrerà le vie del paese in processione. Domenica 2 luglio, giorno della festa, si terrà il tradizionale pellegrinaggio dalle ore 5 dal paese al santuario; vi parteciperanno autorità civili e religiose, le confraternite del SS. Sacramento e del SS. Rosario con molti fedeli anche dei paesi limitrofi. All’arrivo, santa messa presieduta dal vicario generale don Alessandro Greco; il programma proseguirà con le celebrazioni in parrocchia alle 10 e alle ore 20 e nel santuario alle ore 19 (al termine di quest’ultima, processione di ringraziamento nella zona rupestre). Sabato 1 luglio, davanti al santuario, concerto della band “Resto Zero – tributo a Renato Zero” mentre domenica 2 presterà servizio il complesso bandistico “città di Acquaviva delle fonti”. La processione sarà accompagnata dalle note dalla banda musicale cittadina, La zona del santuario sarà artisticamente illuminata dalla ditta Perrotta di Squinzano mentre per la prima volta a San Marzano chiuderà in bellezza la serata del 2 luglio un grandioso spettacolo scenografico di fontane danzanti della ditta Dominicis di Trevi (Perugia). Per i più piccoli sarà allestita una zona giochi.
Il santuario è di origini bizantine, anche se non risponde perfettamente agli schemi dei popoli dell’Oriente a causa delle conformazioni della roccia. La chiesa si affaccia su una lama del territorio, in uno splendido scenario di gravine; la lama profonda circa cinque metri nel punto più alto, suggestiva e particolare, è caratterizzata dalla presenza di molte grotte di varie dimensioni che si aprono sui costoni. La chiesa ipogea, oggi meta molto richiesta per i matrimoni, pare sia stata caratterizzata da diversi periodi di costruzione: il primo fino al secolo XV con la dedicazione a San Giorgio, il secondo dal XVI ai nostri giorni dedicato alla Madonna delle Grazie, anche se la chiesa viene ufficialmente citata in un documento del 1709. L’ipogeo ha una forma approssimativamente quadrangolare, dalle mura caratterizzate dalla presenza di segni che inducono a un mutevole scenario spaziale e liturgico. Infatti ci sono tre accessi diversi (oggi ristrutturati) due che si affacciano sulla lama e uno che collega l’ipogeo con la chiesa soprastante. L’elemento principale è l’affresco della Vergine con Bambino al quale fu attribuito un significato miracoloso. Prescindendo dalle leggende, l’immagine divenne da allora centro di fervore religioso. Inizialmente l’affresco era limitato al volto di Maria e del Bambino mentre in tempi più recenti si è risaliti alla raffigurazione completa. La chiesa sovrastante è di recente costruzione e custodisce il simulacro della Madonna delle Grazie, probabilmente del 1800.
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