29 settembre - 8 ottobre 2017
- Ginosa -
A cura di Antonello Lovecchio
La festa dello scorso anno, 2016
La Madonna del Rosario, Regina delle Vittorie, è da secoli considerata la Madre di tutti i Ginosini che nel 1765 elessero a loro Patrona Principale. E' quindi secolare la bella e grande devozione della città di Ginosa verso la Vergine Santa, devozione manifestata nel tempo con un susseguirsi di eventi che ne hanno composto la storia, oltre che con l'organizzazione della Festa Patronale sempre curata sia il programma religioso che in quello che riguarda le manifestazioni esterne.
Per quanto concerne la parte religiosa molto seguita e la novena in onore della Vergine del Rosario che precede la festa esterna e che si conclude con la Santa Messa solenne per la Santa Vergine, seguita a sua volta dalla solenne processione per le vie cittadine a cui partecipano le tre Confraternite di Ginosa oltre a tutte le autorità civili,militari e religiose della città.
Una gran folla accoglie la Madonna sulla cassa armonica allestita nella piazza centrale alle ore 12:00 della prima domenica di ottobre per la recita della Supplica composta la Beato Bartolo Longo e che viene recitata in tutte le chiese del mondo il contemporanea.
Anche il programma civile della festa è sempre riccamente curato con tutti quegli aspetti immancabili nelle feste patronali, musica luminarie e fuochi pirotecnici.
La festa della Madonna del Rosario a Ginosa è l'espressione massima di una devozione mariana nata è cresciuta tra il popolo per secoli a partire dalla diffusione del culto che ha preso piede soprattutto in numerose realtà del Mezzogiorno a seguito della grande vittoria del Cattolicesimo riportata a Lepanto 1571. Tra i diversi e sempre molto vissuti e attesi momenti della festa, quello più intenso lo si vive alle ore 12:00 della prima domenica di ottobre quando il simulacro della Patrona di Ginosa raggiunge la piazza centrale della città dove é allestita la cassa armonica sulla quale il clero locale si alterna nella recita del della supplica composta dal Beato Bartolo Longo. Precede questo momento la consegna delle chiavi della città per mano del sindaco, quale simbolo di consacrazione e affidamento alla Vergine Santissima del popolo ginosino.
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