Il “grazie” dei tarantini alla Patrona per aver salvato la città
dai terremoti del 1710 e del 1743.
La sera dell’8, il pontificale e la processione.
Le celebrazioni in provincia
Angelo Diofano
da Nuovo Dialogo n.37
Quella in onore della Immacolata, patrona di Taranto assieme a San Cataldo, è una delle più sentite tradizioni tarantine. I tarantini sono particolarmente devoti alla Vergine con tale titolo per aver salvato la città dai terribili terremoti del 1710 e del 1743. E, secondo molti, anche per averci preservato, la mattina del 28 novembre nel 2012, dalle conseguenze della tromba d'aria all'interno del centro siderurgico che avrebbero potuto essere devastanti. La festa della patrona si vive in particolare nel giorno della vigilia, annunciata all'alba dalle bande e dall’assaggio di pettole bollenti. Poi, l'assalto alle pescherie per acquistare baccalà, anguille e capitoni, ingredienti dei piatti principi del cenone, che si prospetta particolarmente ricco. Il pomeriggio correrà fra gli ultimi ritocchi all'albero di Natale e al presepe, in molte abitazioni ritornato al posto d'onore, e i primi giochi tradizionali in famiglia. Quindi, il ricco cenone con la ripresa dei giochi fino a tardi. Di seguito, una selezione degli appuntamenti in diocesi.
Taranto
Per tutta la novena l’immagine dell’Immacolata è stata portata in cattedrale (ore 18 il rosario e alle ore 18.30 la santa messa). Domenica 3, alle ore 10 l’arcivescovo ha celebrato la santa messa e successivamente, nel corso di una festa popolare, ha inaugurato la nuova casa canonica: un altro tassello importante dell’arcidiocesi nel suo impegno per la rinascita della Città Vecchia. Adiacente al cappellone di San Cataldo, l’edificio è composto di tre livelli, con uffici, aule per la pastorale e gli alloggi per i sacerdoti; locali a pianterreno saranno a disposizione anche per l’accoglienza turistica. . In serata, alle ore 18.30, celebrazione eucaristica presieduta da don Emanuele Ferro con l’aggregazione di nuovi confratelli e la consacrazione dei bambini all’Immacolata; al termine, sul sagrato, grande pettolata. Venerdì 8 sante messe alle ore 10 e 11,30; alle ore 16.30 vespri guidati dall’arcidiacono monsignor Emanuele Tagliente e alle ore 17 il solenne pontificale presieduto dall’arcivescovo e dal Capitolo Metropolitano con l’offerta del cero votivo da parte del Comune su iniziativa del Comitato per la qualità della vita. Al termine uscirà la grande processione con i Cavalieri del Sovrano Ordine di Malta, le confraternite e le autorità cittadine con il gonfalone municipale, accompagnata dalle bande cittadine “Lemma” e Paisiello”. Questo l’itinerario: via Duomo, piazza Castello, discesa Vasto via Garibaldi, piazza Fontana, via De Tullio, pendio San Domenico e via Duomo. Il rientro avverrà in cattedrale, dove la sacra immagine resterà fino al tradizionale triduo di febbraio (dal 16 al 18) per essere poi riportata in San Michele.
Segnaliamo infine giovedì 7, alle ore 10, in piazza Immacolata, davanti all’edicola mariana, alla presenza del sindaco Melucci, la manifestazione “Omaggio all’Immacolata” delle scuole, con canti e declamazione di poesie, a cura del Comitato per la qualità della vita.
San Giorgio Jonico
Don Giancarlo Ruggieri, parroco dell’Immacolata in San Giorgio Jonico, ha reso noto l’ampio programma della festa della Titolare. Durante la novena, guidata da fra Giovanni Di Cosola (dei frati minori) e da don Marco Carluccio (dei Gam), sante messe si terranno alle ore 7-9.30-18; alle ore 10 adorazione eucaristica; alle ore 16.30 la novena per i bambini e i ragazzi e alle ore 20.30 per i giovani e i lavoratori. Venerdì 1, giornata del malato, alle ore 18 concelebrazione eucaristica con Unzione degli infermi presieduta da don Sabino Troia, coordinatore Unitalsi per il Sud Italia. Sabato 2, sempre alle ore 18, santa messa cui seguirà sul sagrato la benedizione dei trattori. Domenica 3, nelle messe mattutine, i ragazzi del catechismo e dell’Acr terranno l’iniziativa di carità “Un dono per tutti”. Lunedì 4 alle ore 18 concelebrazione eucaristica presieduta da don Giuseppe Ancora, parroco della chiesa madre. Martedì 5 alle ore 18 concelebrazione eucaristica presieduta da don Cosimo Campanella parroco dei Santi Patroni d’Italia; mercoledì 6 sempre alle ore 18 nella santa messa saranno affidati all’Immacolata i bimbi battezzati nell’anno; alle ore 19.15 veglia eucaristica; dalle ore 16.30 in via Immacolata a cura della Frates sosterà l’autoemoteca del “SS.Annunziata” per la raccolta del sangue. Giovedì 7, giornata del ringraziamento, alle ore 18 concelebrazione eucaristica presieduta dal parroco e da don Angelo Pulieri nell’anniversario della loro ordinazione. La giornata di venerdì 8 (sante messe alle ore 7.30-9.30-11) sarà annunciata dalle note della banda Santa Cecilia di Taranto che alle ore 15.30 accompagnerà la processione per le vie del paese; al rientro, dopo i fuochi artificiali, alle ore 18 santa messa conclusiva presieduta dal parroco con omelia del padre predicatore.
Martina Franca
A Martina Franca la festa dell’Immacolata è a cura dell’arciconfraternita Immacolata degli Artieri (priore Agostino Convertino) e della parrocchia di Sant’Antonio (parroco don Dino Lepraro). La novena ogni sera alle ore 19 è predicata dal cappuccino padre Roberto Francavilla. Mercoledì 6 alle ore 19 santa messa solenne presieduta dall’arcivescovo Filippo Santoro; giovedì 7 alle ore 12 la supplica e alle ore 19 santa messa con la professione di nuovi confratelli e consorelle. Venerdì 8, alle ore 11, annunciata dai “colpi oscuri”, uscirà la processione con la banda cittadina e i confratelli in abito scuro con l’effige sociale che percorrerà: corso Messapia, via Cesare Battisti, piazza San Francesco di Paola (preghiera per gli infermi dell’ospedale), via Paolotti, via Valle d’Itria, via Mascagni, piazza Roma, piazza XX Settembre, piazzetta Sant’Antonio. L’arciconfraternita degli Artieri è la più antica a Martina. Nel 1570 i frati francescani osservanti, cui si deve la chiesa e il convento dedicati a Santa Maria delle Grazie (attuale di S.Antonio da Padova), diedero vita ad una fratellanza dedicata all’Immacolata, avente come simbolo lo stemma della città. Nel 1710, grazie al medico Pietro Salvatore Scialpi, la fratellanza fu istituzionalizzata in confraternita, detta degli Artieri, per il numero consistente di artigiani aderenti. Dopo trascorsi burrascosi, la confraternita trovò sede nell’oratorio della chiesa del Monte del Purgatorio e definì un nuovo statuto. Nel 1762 il sodalizio, rientrando nelle grazie dei frati Riformati, nel frattempo subentrati agli Osservanti, ottenne l’uso perpetuo dei locali dove ora si trova e nel 1767 divenne arciconfraternita.
Carosino
La festa dell’Immacolata a Carosino vanta una consuetudine secolare, come si evince dalla presenza dell’ultracentenario monumento eretto in suo onore vicino la chiesa madre. Già nel 1790 mons. Capecelatro evidenziava la presenza di una cappella, vicino al cimitero, dedicata alla Vergine Immacolata, realizzata dai nobili carosinesi; l’8 ottobre 1829 la chiesetta fu ceduta al Comune dalla proprietaria, la principessa di Sant’Angelo e Faggiano. Da quella data si istituì una grande festa in onore dell’Immacolata che fino a tutta la seconda metà dell’800 si svolgeva nell’ultima domenica di luglio e poi fu spostata a dicembre. S’iniziava il pomeriggio del 7 con la processione fino alla cappella per prelevare il simulacro e trasferirlo in chiesa madre, dove rimaneva fino al pomeriggio dell’8. Da qui in solenne processione, dopo una sosta in San Francesco, si riportava la statua nella sua sede. Di tutto ciò oggi resta solamente la fiaccolata per le vie la sera dell’8, dopo la messa vespertina. Il giorno della festa è annunciato all’alba dalle musiche natalizie eseguite dalla banda; nella mattina della vigilia, omaggio floreale all’Immacolata da parte dei bambini della scuola materna delle suore
Pulsano
A Pulsano i festeggiamenti si svolgono a cura della parrocchia e della confraternita del Santissimo Sacramento, dal cui oratorio la statua dell’Immacolata viene portata in Santa Maria La Nova per tutta la novena. Mercoledì 7, dopo la santa messa delle ore 18, il sindaco Giuseppe Ecclesia deporrà ai piedi della sacra immagine un cero, a nome della cittadinanza, del Comitato per la qualità della vita e del Movimento federalista europeo. La sera dell’8 alle ore 18 si snoderà la processione, accompagnata dalla confraternita e dalla banda musicale, al termine, rientro dell’immagine nell’oratorio.
Monteparano
Caratteristica della festa dell’Immacolata a Monteparano è la partecipazione alla novena che si svolge alle 6 del mattino. Il giorno della festa alle ore 11 il parroco don Saverio Calabrese celebrerà la santa messa solenne e alle ore 17 si svolgerà la processione per le vie del paese accompagnata dalla banda musicale che in mattinata gira per le vie del paese; al rientro dell’immagine in chiesa, la celebrazione eucaristica.
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