Italo Caiazzo
immagine reperita su FB |
Il programma della festa è molto semplice e nel contempo di un certo interesse. Martedì 1 luglio ci sarà il concerto della nota band della bassa Murgia “Terraross”. Le processioni saranno accompagnate dal complesso bandistico “Città di San Marzano” diretto dal m. Gaetano Cellamara, che offrirà un concerto lirico sinfonico in cassarmonica la sera del 2 luglio. La zona del santuario sarà artisticamente illuminata dalla ditta Perrotta di Squinzano mentre uno spettacolo pirotecnico della “Pirotecnica Salentina” di Guagnano chiuderà la serata del 2 luglio.
Il santuario è di origini bizantine e si affaccia su una lama del territorio, in uno splendido scenario di gravine; la lama profonda circa cinque metri nel punto più alto, suggestiva e particolare, è caratterizzata dalla presenza di molte grotte di varie dimensioni. La chiesa ipogea, ambita per i matrimoni, parrebbe caratterizzata da diversi periodi di costruzione: il primo fino al secolo XV con la dedicazione a San Giorgio, il secondo dal XVI ai nostri giorni dedicato alla Madonna delle Grazie, anche se la chiesa viene ufficialmente citata in un documento del 1709. L’ipogeo ha una forma approssimativamente quadrangolare, dalle mura caratterizzate dalla presenza di segni che inducono a un mutevole scenario spaziale e liturgico; ci sono tre accessi diversi (oggi ristrutturati): due che si affacciano sulla lama e uno che collega l’ipogeo con la chiesa soprastante. L’elemento principale è l’affresco della Vergine con Bambino al quale è attribuito un significato miracoloso. La chiesa sovrastante è di recente costruzione e custodisce il simulacro della Madonna delle Grazie, probabilmente del 1800.
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