“Cataldo Sferra, dialettologo e ricercatore della storia e delle tradizioni tarantine, sembra che abbia preso gusto, in un certo senso, ad affidarsi ciecamente al nostro bel dialetto tarantino per veicolare aspetti di storia locale e tradizionale. Lo fa perché crede nella forte espressività del dialetto e soprattutto con la finalità di farlo conoscere alle nuove generazioni attraverso i suoi puntuali e attenti lavori di ricerca.
Così, dopo l’approfondimento biografico sull’infanzia di Anna Fougez e, in altra pubblicazione, su personaggi e fatti della Taranto di ieri e di oggi, ecco questo terzo lavoro dal titolo “Pasca tarandina meje”.
L’amico Cataldo Sferra ci accompagna in questo cammino storico e tradizionale che inizia con “‘u Carnevalette”, cioè gli ultimi tre giorni di Carnevale, e ci porta diritti nel cuore della Settimana Santa tarantina in tutte le sue componenti.
Le sue sono pagine scritte con attenzione e con dovizia di particolarità che rappresentano un “unicum”, ma sono impreziosite anche dalle sue profonde riflessioni poetiche su alcuni temi della Passione a Taranto.
Già, la Passione a Taranto, infinita come infinita è la riconoscenza all’autore per averci fatto dono di un suo lavoro che troverà spazio nella Biblioteca dei tarantini ma che soprattutto entrerà nel loro cuore così come io porto da circa settanta anni nel mio un amore infinito verso i nostri Riti della Settimana Santa come segno di gratitudine, anch’essa infinita, verso chi ce li ha trasmessi e insegnati.”
[tratto dalla introduzione
di Antonio Fornaro]
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L’EDITORE
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