Domani, domenica 13, nella parrocchia del Carmine,
33^ edizione del Concerto della Passione
Maria Florenzio
MOTTOLA (TA).A Mottola, si rinnova, l’appuntamento con il “Concerto della Passione”, che, giunto alla 33^ edizione, si terrà domani, domenica, 13 marzo, alle ore 20, nella parrocchia del Carmine.
L’iniziativa, dalla forte valenza spirituale, ma anche artistica e culturale, è stata organizzata dal Direttivo della Confraternita del Carmine, per la quale anche la musica, quella che scandisce il passo lento e mesto delle consorelle e dei confratelli incappucciati, durante la processione del Sabato Santo, diventa patrimonio da preservare e tramandare alle future generazioni.
Negli organizzatori, infatti, forte è la volontà di mantenere viva l‘attenzione, anche duranti i riti di preparazione alla Santa Pasqua, su una tradizione, quella bandistica, che, da sempre, ha caratterizzato la città di Mottola. Attraverso le marce devozionali della Passione di Cristo, la fede si coniuga con la cultura ed il risultato è quello di contribuire a fortificare l’attaccamento alla propria città, alle proprie radici, alle proprie tradizioni.
Nel corso della serata, ad eseguire le musiche, ispirate al tema della Passione del Cristo, sarà l’associazione musicale “U. Montanaro”, presieduta da Mimmo Carriero, sotto la direzione del M° Barbara Gigante.
Ad aprire il concerto, come avviene ogni anno, sarà la marcia “Tomba che chiudi in seno” del compianto compositore mottolese Franco Leuzzi. Saranno, poi, eseguite le marce “Per Emilia” di N. Ippolito, “Giovedì Santo” di A. Bonelli, “Divina Misericordia” di V. Simonetti, “Venerdì Santo” di N. Centofanti e, come da tradizione, “Mamma” di L. Rizzola. La serata, presentata dalla giornalista Maria Florenzio, si concluderà con l’esecuzione di una marcia funebre storica del Sabato Santo mottolese, “Iusta Funebria” di “C. Martina.
Quest’anno, poi, ricorre il 60° anniversario della Processione del Sabato Santo, nata alla fine del ‘700 – inizio ‘800, come rappresentazione vivente dei confratelli, che mimavano le stazioni della Via Crucis. Fu, poi, istituzionalizzata quando, nel 1860, l’allora priore Francesco Cardinale commissionò i gruppi statuari al cartapestaio leccese Antonio Maccagnani: furono spesi 372 ducati e 20 carlini, circa 24milioni 580mila delle vecchie lire.
Inizialmente, la processione si teneva la mattina del venerdì santo; con la riforma del 1956, slittò alla mattina del sabato santo. Da allora, sono trascorsi sessant’anni. Per l’occasione, il priore della Confraternita del Carmine, Vito Greco, ha scritto tre poesie, che saranno recitate da Fabio Donvito, durante il concerto.
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