Dove non diversamente indicato, gli articoli, le immagini e i video sono di Giovanni Schinaia, autore di questo blog.
Ogni contributo (articoli, testimonianze, recensioni, avvisi, immagini, video) sui temi inerenti questo blog, giungerà molto gradito. La condivisione di immagini in questo blog ha solo scopo promozionale e divulgativo, e non commerciale; non intende essere in alcun modo una forma di concorrenza sleale nei confronti di Fotografi professionisti. Per questo motivo le immagini sono proposte in formato ridotto (lato orizzontale 400-800 px) e con filigrana.
Chiunque volesse, può far riferimento al seguente indirizzo email:

venerdì 18 marzo 2016

San Giuseppe: i festeggiamenti in provincia

Angelo Diofano
Nuovo Dialogo 17/3/2016


San Marzano di San Giuseppe

Cambiano i tempi e le situazioni sociali ma a San Marzano c’è un appuntamento capace di far
dimenticare per un attimo ciò che accade intorno: i festeggiamenti di San Giuseppe, il 18 e 19 marzo. La comunità albanofona rinnova questo momento di penitenza, fede, devozione verso il patrono San Giuseppe. Quest’anno la parrocchia San Carlo Borromeo guidata da don Cosimo Rodia e il comitato feste hanno definito un programma d’eccezione per il 150° anniversario della sua proclamazione a patrono.San Marzano di San Giuseppe è il paese dove il culto e la devozione per San Giuseppe assume connotazioni particolari e suggestive. Fino alla metà dell’Ottocento, il paese, pur festeggiando San Giuseppe secondo la tradizione condivisa dai paesi limitrofi, viveva sotto il patrocinio della Madonna delle Grazie (venerata nel santuario rupestre sulla via per Grottaglie) e San Carlo Borromeo, cui è intitolata la chiesa madre. La decisione di aggiungere il nome di San Giuseppe a quello originario fu assunta il 7 settembre del 1866 dal sindaco Cavallo. Questo, per l’evento prodigioso che nel marzo di quello anno interessò la popolazione. Si suppone a causa di un inverno particolarmente lungo e rigido e per la siccità, la gente non raccolse la legna per accendere i tradizionali “fucarazzi” per le strade della sera del 19 marzo. Ma la notte tra il 17 e 18 marzo si abbatté sul territorio un temporale (per alcuni, un uragano) che provocò molti danni nelle campagne. L’indomani la gente attribuì quell’evento a un’ammonizione del santo e andò nelle campagne a rastrellare tutto quanto poteva ardere: una processione interminabile di uomini, donne, bambini, carri trainati da cavalli e muli che depositò tutta la legna raccolta sul piazzale antistante il Palazzo Marchesale fino a formare un’enorme catasta. Sempre la sera del 18 fu acceso il fuoco, denominato “Zjarr i Madhe”, visibile dai paesi limitrofi. A partire da quell’evento, il legame devozionale si rinsaldò, portando quindi San Giuseppe al centro della religiosità popolare. La festa inizia la mattina della vigilia con la benedizione del pane di San Giuseppe e prosegue nel pomeriggio con la rinomata processione dei cavalli e della legna per il falò, la cui accensione è accompagnata da fuochi d’artificio. Sabato 19 concelebrazione eucaristica alle ore 11 presieduta dall’arcivescovo, in chiusura dell’anno santo straordinario sammarzanese. Al termine, processione con il santo per la piazza e la zona antistante la chiesa matrice per la benedizione delle “mattre” (tavole dei poveri), una cinquantina circa, ovvero tavole imbandite con i piatti della tradizione contadina avvolte da candide tovaglie ricamate a mano. Importante quest’anno sarà la presenza di una rappresentanza di detenuti della casa circondariale che allestiranno la loro “mattra” e che ben si colloca nell’anno giubilare della Misericordia. Nel pomeriggio, processione di gala e in serata la” Pirotecnica Morsani” di Rieti (per la prima volta a San Marzano) eseguirà un entusiasmante spettacolo piromusicale. Il comitato feste ha arricchito questa ricorrenza con i rinomati complessi bandistici di Lizzano (maestro Gaetano Cellamara) e di Conversano (maestro Susanna Pescetti). Le suggestive e coreografiche architetture di luce sono state affidate alla ditta Perrotta di Squinzano, il quale dalle ore 18 effettuerà accensioni musicali. Sempre il 19 marzo la biblioteca parrocchiale contribuirà alla ricorrenza con uno speciale annullo filatelico attraverso una postazione di Poste Italiane  in piazza Milite Ignoto dalle ore 16 alle 22. 

Faggiano

 Come ogni anno Faggiano si appresta a festeggiare la solennità del santo patrono San Giuseppe, sebbene essa sia immediatamente a ridosso della Domenica delle Palme. “Attenendoci a ciò che la Chiesa concede, seppure in misura ridimensionata, e considerato l’attuale periodo di crisi che stiamo attraversando,  rispettando quelle che sono le tradizioni popolari del nostro paese – spiega Giovanni Capuzzimati a nome dei componenti del comitato organizzatore –– siamo riusciti a mettere su un programma di tutto. Con fiducia ci rivolgiamo al nostro Santo Patrono, pregandolo affinché protegga tutta la nostra comunità, rafforzandola nella fede”. I festeggiamenti prevedono per venerdì 18 alle ore  17.15 la preghiera del “Sacro Manto” e alle 18 la santa messa seguita alle ore 19.15 dalla recita dei primi vespri in onore del santo. Alle ore 20 ci sarà la visita e la benedizione alla “Tavola in onore di San Giuseppe” allestita a cura dell’Associazione delle tradizioni popolari di Faggiano nella sede di via Vittorio Emanuele; seguirà in piazza Vittorio Emanuele la degustazione di alcune pietanze tradizionali della festa di San Giuseppe offerte dal ristorante “Costa Azzurra” di Pulsano. Al termine ci si sposterà nell’area adiacente piazza Aldo Moro dove alle ore 20.45 si procederà alla benedizione e all’accensione dell’imponente falò, fra i fuochi pirotecnici della ditta Pirosud di Latiano. Sabato 19 la giornata della festa sarà salutata dal suono delle campane e dallo sparo di “colpi scuri”; alle ore 8 suonerà per le vie del paese la banda municipale “Città di Francavilla Fontana; alle ore 10.30 la solenne celebrazione eucaristica sarà presieduta dal parroco don Alessandro Giove, animata dalla corale parrocchiale “Regina Pacis. Al termine della santa messa si snoderà per le vie del paese la grande processione con l’immagine del santo, accompagnata dalle musiche della banda di Francavilla Fontana, che concluderà così i festeggiamenti.

Monteiasi

Venerdì 18, alle ore 18 santa messa e alle ore 19 processione con le fiaccole fino a piazza Giovanni XXIII per la benedizione e l’accensione del falò, con i bambini tutt'attorno a ritrarre la scena. Sabato 19, santa messa alle ore 10.30 presieduta dal passionista padre Francesco Cordeschi, predicatore della novena; alle ore 12, processione per le vie del paese con benedizione delle tradizionali “mattre”, fra cui quella allestita dagli studenti nella zona antistante della scuola primaria “Pascoli”; ore 17.30, santa messa vespertina; ore 21, conclusione con i fuochi pirotecnici in zona Montemarino della ditta Chiarappa di San Severo-Foggia. Durante i festeggiamenti agiranno i “Musici medievali” di Monteiasi e il gran concerto bandistico “G.Verdi” di Monteiasi diretto dal maestro Giuseppe Parabita. L’istituto comprensivo “Leonardo da Vinci” terrà percorsi didattici sui temi “La veridicità e il bello… nella tradizione popolare” e sulla “Pedagogia dei piccoli gesti”; gli studenti raccoglieranno anche generi alimentari per i poveri che consegneranno ai rappresentanti della Caritas parrocchiale.

Il primo maggio i festeggiamenti a Taranto

A Taranto la confraternita di San Giuseppe ha stabilito il rinvio dei festeggiamenti in onore del Titolare al primo maggio per la concomitanza delle celebrazioni della Passione.

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti sono soggetti a moderazione.
I commenti anonimi saranno cestinati.