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domenica 4 ottobre 2015

San Francesco d'Assisi, il Patrono d'Italia



Racconto del Beato Transito del Padre San Francesco
tratto dalla Legenda Maior di San Bonaventura da Bagnoregio. (Trad. Simpliciano Olgiati)

... avvicinandosi il momento del suo transito, fece chiamare intorno a sé tutti i frati del luogo e, consolandoli della sua morte con espressioni carezzevoli li esortò con paterno affetto all'amore di Dio.
Si diffuse a parlare sulla necessita di conservare  la pazienza, la povertà, la  fedeltà alla santa Chiesa romana, ma ponendo sopra tutte le altre norme il santo Vangelo. Mentre tutti i frati stavano intorno a lui, stese sopra di loro le mani, intrecciando le braccia in forma di croce (giacché aveva sempre amato questo segno) e benedisse tutti i frati, presenti e assenti, nella potenza e nel nome del Crocifisso. Inoltre aggiunse ancora: “ State saldi, o figli tutti, nel timore del Signore e perseverate sempre in esso! E, poiché sta per venire la tentazione e la tribolazione, beati coloro che persevereranno nel cammino iniziato! Quanto a me, mi affretto verso Dio e vi affido tutti alla Sua grazia! ”. Terminata questa dolce ammonizione,  I'uomo a Dio carissimo comandò che gli portassero il libro dei Vangeli e chiese che gli leggessero il passo di Giovanni, che incomincia: "Prima della festa di Pasqua...  ”.
Egli, poi. come poté, proruppe  nell'esclamazione  del salmo: “ Con la mia voce  al Signore io grido, con la mia voce il Signore io supplico” e lo recitò fin al versetto finale: “ Mi attendono i giusti, per il momento in cui mi darai la ricompensa  ”. 
Quando, infine, si  furono compiuti in lui tutti i misteri, quell'anima santissima, sciolta dal corpo, fu sommersa nell'abisso della chiarità divina e l'uomo beato s'addormentò nel Signore.


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