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lunedì 30 giugno 2014

La processione del Corpus Domini giunge in piazza della Vittoria

22 giugno 2014
Piazza della Vittoria
- Taranto -





La processione del Corpus Domini si conclude in piazza della Vittoria. Qui l'Arcivescovo rivolge la sua parola ai fedeli e impartisce la benedizione




Per queste immagini ringraziamo la nostra amica Federica Carbotti

Il link diretto all'album: clicca qui


domenica 29 giugno 2014

La festa della Madonna delle Grazie al Santuario di San Marzano

1 - 2 luglio
Santuario Madonna delle Grazie
- San Marzano di S.G. -





Italo Caiazzo

L'1 e 2 luglio celebrazioni civili e religiose nella suggestiva località rupestre, in una oasi di verde, a tre chilometri dal paese. Il grande pellegrinaggio all'alba dei devoti
San Marzano festeggia la compatrona, la Madonna delle Grazie, nell’omonimo santuario, l'1 e 2 luglio. Il parroco don Cosimo Rodia e il comitato feste patronali hanno curato il programma di celebrazioni, iniziato il 17 maggio con la celebrazione dei sette sabati alla Madonna, preceduti dal pellegrinaggio a piedi al santuario
e culminante con la Santa Messa alle ore 19. Il programma liturgico si compone di una serie di iniziative che interesseranno il paese e i luoghi del santuario rupestre, distante circa tre chilometri dalla cittadina. Le Sante Messe saranno celebrate martedì 1 luglio alle 7 e alle 18 in parrocchia e alle 19 nel santuario. Nello stesso orario il simulacro della Madonna delle Grazie percorrerà le vie del paese in processione. Mercoledì  2 luglio, giorno della festa, si terrà il tradizionale pellegrinaggio dalle ore 5 dal paese al santuario; vi parteciperanno autorità civili e religiose, le confraternite del SS. Sacramento e del SS. Rosario, e soprattutto molti fedeli anche dei paesi limitrofi. All’arrivo, la Santa Messa presieduta dal parroco don Cosimo Rodia. Il programma proseguirà con le celebrazioni in parrocchia alle 9 e alle ore 20 mentre nel santuario alle 11 si terrà la supplica e alle 19 la Santa Messa; al termine breve processione nella zona rupestre. “La comunità sammarzanese - dice il parroco don Cosimo Rodia -  si distingue per l'intensa partecipazione ai momenti di devozione religiosa e alle celebrazioni liturgiche. Il culto per la Madonna delle Grazie ha origini immemorabili e nel corso del tempo ha visto la partecipazione sempre crescente, soprattutto se si tiene presente dei giorni in cui svolge, dal 'profumo” di vacanze estive”.  Il programma civile, curato dai componenti del comitato feste patronali, uniti dall'intento di non abbandonare le tradizioni e di tramandarle ai giovani, è molto semplice e nel contempo di un certo interesse; l’elemento che prevale nelle feste locali in onore dei santi è principalmente quello liturgico e non quello della kermesse. Le processioni saranno
accompagnate dalle note musicali del complesso bandistico “Città di Lizzano” diretto dal Maestro Gaetano Cellamara,  che offrirà un concerto lirico sinfonico in cassarmonica la sera del 2 luglio al termine della processione attorno al santuario.  Martedì 1 luglio ci sarà il concerto della “Palasport Pooh Official Tribute Band”. La zona del santuario sarà artisticamente illuminata dalla ditta Perrotta di Squinzano mentre uno spettacolo pirotecnico chiuderà in bellezza la serata del 2 luglio.
Un altro grande esempio di religiosità  popolare in queste giornate sarà dato dalla straordinaria rappresentazione della Passione Vivente, all'ottava edizione. Nel prestigioso anfiteatro all’aperto antistante il santuario, la sera di domenica 29 giugno si rappresenteranno le ultime scene di vita di Nostro Signore. L'evento è organizzato dalla parrocchia San Carlo Borromeo, dal comitato Passione Vivente, con la collaborazione dell’amministrazione comunale, delle  associazioni locali e soprattutto e dei figuranti, cioè gli attori della compagnia “Teatro e Vita” di Torre Santa Susanna e i cittadini di San Marzano. La regia è di Gino Cesaria.
Lo splendido santuario alle porte di San Marzano è di origini bizantine, anche se non risponde perfettamente agli schemi dei popoli dell’Oriente a causa delle conformazioni della roccia. La chiesa si affaccia su una lama del territorio, in uno splendido scenario di gravine; la lama profonda circa cinque metri nel punto più alto, suggestiva e particolare, è caratterizzata dalla presenza di molte grotte di varie dimensioni che si aprono sui costoni. La chiesa ipogea pare sia stata caratterizzata da diversi periodi di costruzione: il primo fino al secolo XV con la dedicazione a San Giorgio, il secondo dal XVI ai nostri giorni dedicato alla Madonna delle Grazie, anche se la chiesa viene ufficialmente citata in un documento del 1709. Oggi l’ipogeo ha una forma approssimativamente quadrangolare, dalle mura caratterizzate dalla presenza di segni che inducono a un mutevole scenario spaziale e liturgico. Infatti ci sono tre accessi diversi (oggi ristrutturati) due che si affacciano sulla lama e uno che collega l’ipogeo con la chiesa soprastante. L’elemento principale è l’affresco della Vergine con Bambino al quale fu attribuito un significato miracoloso. Prescindendo dalle leggende, l’immagine divenne da allora centro di fervore religioso. Inizialmente l’affresco era limitato esclusivamente al volto di Maria e del Bambino mentre in tempi più recenti si è risaliti alla raffigurazione completa. Il carattere suggestivo della località rupestre fa sì che molte coppie, anche forestiere, scelgano il Santuario per il matrimonio. La chiesa sovrastante è di recente  costruzione e custodisce il simulacro della Madonna delle Grazie, probabilmente realizzato nel 1800; è stato restaurato grazie all’impegno di don Cosimo Rodia e alla fattiva partecipazione dei devoti sammarzanesi e riportato alla venerazione lo scorso  dicembre.

sabato 28 giugno 2014

La processione del Corpus Domini per le strade di Taranto

22 giugno 2014
- Taranto -





Per queste immagini ringraziamo il nostro amico Gabriele Conte

Prima di dirigersi alla Chiesa di Sant'Antonio per la Messa celebrata dall'Arcivescovo, i Confratelli sostano in devoto raccoglimento nella Chiesa del Carmine, davanti alle venerate immagini di Gesù Morto e dell'Addolorata. Nelle immagini, i Confratelli della Confraternita dei Santi Medici Cosma e Damiano



Si "parte" per Sant'Antonio





Dopo la Santa Messa ha inizio la processione









venerdì 27 giugno 2014

Madonna del Carmine: il programma della festa a Mottola

7 - 16 luglio
- Mottola -


Con i ringraziamenti al nostro amico Vito Greco, Priore della Confraternita del Carmine di Mottola







Il Big Bang, l'Eucaristia e il Corpus Domini: il prof. Marco Bersanelli a Taranto

Vito Piepoli


“Dopo una giornata di tanti incontri, cresime ed altri momenti, posso dire che non ho fatto qualcosa di diverso da quello che si è sentito questa sera, perché l’aspetto dominante è stato lo stupore. 
Lo stupore dinanzi all’universo, alla sua origine, alla sua espansione…materia e antimateria…buchi neri…ed è uno stupore continuo. Il professore ce l’ha mostrato in una realtà infinitamente grande, infinitamente misteriosa. Lo stupore che viene dalla ragione, la meraviglia che è legata proprio all’uso della ragione e alla concezione che noi abbiamo di qualcosa che ci è donato. Tutto questo ti è donato, tutto questo è un dono, è un’offerta. La meraviglia dei popoli antichi, la meraviglia nostra è proprio la meraviglia di fronte al dono che è il cielo. La realtà è grande e la ragione coglie che ci è donata. E quando noi più la ricerchiamo, tanto più la domanda su di essa si approfondisce. E l’esperienza del dono, che ora non vi voglio approfondire ancora di più, rimaniamo con l’immagine finale che ci ha lasciato il professore, con “l’abbraccio grande che ci è stato fatto”. L’esperienza del dono si concretizza nella festa che abbiamo cominciato a celebrare oggi e celebreremo domani, la festa dell’Eucaristia. Questo Corpo infinito e questo Pane infinito che è diventato finito, piccolo, per la nostra vita. 
Lo stupore di fronte all’infinitamente grande che è un dono fatto a ciascuno di noi, un dono che non ha fine. Quindi il cuore si appaga, si acquieta, proprio di fronte  all’immensità che non finisce mai. Che la scienza continui a meravigliarsi in questa reciproca illuminazione che fa con la domanda del cuore per chi la possiede, la possediamo tutti e per quanto questa domanda si è schiarita in esperienza, per qualcuno che ci ha guardato, qualcuno che ci ha raggiunti, qualcuno, un amore senza fine che si dona a noi !”. 

Sono queste le parole dell’arcivescovo Filippo Santoro a conclusione della conferenza del professore Marco Bersanelli, a cui si fa riferimento. Il ricercatore ordinario di Astronomia e Astrofisica e direttore della Scuola di Dottorato in Fisica, Astrofisica e Fisica Applicata presso l’Università degli Studi di Milano, presente a Taranto sabato 21 giugno nell’Aula Magna Giovanni Paolo II in Piazza Santa Rita per trattare sull’ “Origine e creazione nell’universo del Big Bang”, introdotto da Mons. Luigi Romanazzi.

Che l’infinito non sia un concetto astratto? Non ci sono più limiti visto che l’universo è in espansione? Questo insieme a tante altre domande e ad altre percezioni da brivido, si sono fatte avanti nella serata, implicitamente ed esplicitamente. Riportiamo di seguito le osservazioni più significative dell’astrofisico italiano.
Che senso ha tutta la storia dell’universo, prima che l’uomo fosse? Pare di poter dire che ha proprio il senso di preparare quello che poi è stato possibile. Non c’è un tempo senza senso nel momento in cui ad un certo punto il senso appare. 
Così noi guardandoci indietro nel tempo vediamo questa storia, vediamo questo sviluppo e ci commoviamo perché è come vedere un movimento cosmico che in qualche modo ci ha preparato la strada. L’essere precede il conoscere.
Viviamo in un universo enorme e sappiamo ed abbiamo visto che ogni galassia contiene centinaia di miliardi di stelle ed esistono miliardi di galassie e oggi sappiamo per certo che molte stelle, non tutte ma una grande frazione hanno dei pianeti che ruotano attorno. Oggi possiamo contare a migliaia questi pianeti e ne sentiremo parlare sempre di più. Non sappiamo effettivamente sulla terra come la vita si è formata. Comunque è molto importante distinguere tra vita elementare e vita evoluta fino addirittura a diventare autocoscienza, come è accaduto sulla terra, per una su milioni e milioni di specie viventi. E questo ha richiesto sul nostro pianeta 3,8 miliardi di anni di evoluzione. 
Rimane molto interessante l’astrobiologia che sta diventando un nuovo settore della scienza, cioè lo studio delle condizioni extraterrestri nelle quali una complessità come l’essere umano, può generarsi. 
Un’altra grande domanda aperta è quella sulla materia e sull’anti materia. C’è una violazione della parità riguarda una parte su 10 miliardi. È come dire che nell’universo primordiale nelle prime frazioni di secondo, immaginiamo l’universo fatto di sassolini bianchi e sassolini neri, rispettivamente materia e antimateria. Sono forme di materia abbastanza simili ma con alcune proprietà opposte, tipo la carica elettrica. Fino a che la temperatura era altissima, questi sassolini convivevano. Raffreddandosi l’universo, questi sassolini hanno cominciato a scontrarsi. Quando un sassolino bianco si scontra con un sassolino nero scompaiono e danno luogo a dei fotoni, a della luce che poi è la luce che adesso vediamo nel fondo buio del cielo di microonde (sono tutte onde elettromagnetiche, solo alcune sono visibili e costituiscono la luce). 
Ebbene anche questo è curioso, se avessimo esattamente lo stesso numero di sassolini bianchi e neri, materia ed antimateria, l’universo sarebbe diventato un grande mare di luce, senza materia, non avremmo materia e noi non ci saremmo. Invece per un motivo tutto ancora da capire in termini fisici, ogni 10 miliardi di sassolini neri c’era un sassolino bianco in più, diecimiliardi più uno, che è sopravvissuto, per cui tutto quello che  noi siamo, tutto l’universo delle stelle e le galassie è quell’uno su diecimiliardi che è sopravvissuto a questa catastrofe iniziale che ha riempito di luce l’universo. Questo è un altro di quei fattori impressionanti che ci fanno cogliere come questa storia dell’universo ci riguarda.
Noi stiamo dentro questo flusso della storia cosmica. Questo universo si raffredda e si espande come un gas. Ed è grazie a questo raffreddamento globale che la complessità ha potuto emergere sempre di più fino a darci questo cielo nero che è l’orizzonte ultimo dentro il quale l’universo ha potuto germogliare fino ad oggi. 
Quando noi alla sera ad occhio nudo, senza bisogno di strumenti, vediamo il cielo nero dietro alle stelle possiamo stupirci e dire ecco quel cielo porta la firma dell’origine. Guardare quel fondo del cielo è come guardare l’ultimo abbraccio del cosmo che ha permesso e permette la vita e la nostra esistenza. L’immagine dell’abbraccio a cui ha fatto riferimento nel suo intervento l’arcivescovo.
La dimensione della nostra galassia è di 100mila anni luce. Un anno luce è la distanza che la luce percorre in un anno facendo ogni secondo 300mila chilometri. Un raggio di luce che ci mette circa un secondo a raggiungere la Luna, ci mette 100mila anni a percorrere la nostra galassia. L’universo contiene miliardi di galassie. Una stella delle tante che vediamo della nostra galassia in realtà è lontana 2milioni e mezzo di anni luce, vuol dire che la luce che noi oggi vediamo è luce che ha viaggiato per 2milioni e mezzo di anni prima di arrivare a noi. Quindi  ciò che stiamo vedendo non è come è adesso ma com’era quando è partita la luce che adesso vediamo.  Più noi osserviamo l’universo in profondità, a grandi distanze e più necessariamente vediamo le cose come erano nel passato. 
Questa è una grande fortuna, la natura è molto gentile con noi. E fa impressione rivedere noi stessi in questo punto che è il nostro piccolo pianeta sperduto in questa vastità inimmaginabile, in una sproporzione che ci toglie quasi il fiato. Però ciascuno di noi è quel punto in cui l’universo diventa coscienza di se stesso. Noi siamo qui a guardare, a contemplare l’universo e a domandarci il senso di tutto ciò che esiste. Siamo apparentemente insignificanti eppure siamo l’autocoscienza del cosmo.
L’universo cambia nel tempo, l’oceano di galassie cambia fisionomia nel tempo per cui la bellezza dell’universo non è simile a quella di una pietra preziosa, che è statica. È  più simile a quella di un fiore che sboccia  e che si apre. E in effetti l’universo si apre, è in espansione come se non fosse abbastanza grande. Ma cos’è lo sfondo nero che ci appare nel cielo tutte le sere? Puntando un telescopio sensibile alle onde elettromagnetiche, un tenue segnale, che è luce solo invisibile arriva dalle ultime zone dell’universo, da 14 miliardi di anni da un istante che precede la formazione delle galassie da un universo ancora informe.

Ci accorgiamo che non solo siamo in punto dello spazio ma siamo anche in un certo momento del tempo a cui tutta la storia cosmica contribuisce per cui  “Il cosmo intero è come la grande periferia del mio corpo, senza soluzione di continuità” (Luigi Giussani). 
Allora, la creazione non è quello che è accaduto 12 miliardi di anni fa, la creazione è ora. Tutto è dato ora. Non c’è niente di più evidente che ora non mi faccio da me, ma sono creato. Se la luna e le stelle potessero pensare come noi, dovrebbero rendersi conto che in questo momento sono fatte. E quindi la contemporaneità della creazione, in un’unità spaziotemporale infinita, in un corpus infinito. La percezione dell’essere creato in divenire, non come una cosa nel passato ma come il miracolo di ogni istante e che la realtà è data ed è data in una storia straordinaria, stupefacente dono, un fatto di cui solo a noi è stato dato di accorgersi.


giovedì 26 giugno 2014

Uno spettacolo di fede

15 giugno 2014
Piazza Carmine
- Taranto -





Uno "spettacolo" nel senso migliore del termine!
La visuale offerta dall'alto, della piazza Carmine gremita di Confratelli e fedeli, per l'accoglienza delle statue di Gesù Morto e dell'Addolorata, è di quelle che rimangono nella memoria per la loro unicità.

Per queste immagini ringraziamo il nostro amico Giampiero Antonicelli





mercoledì 25 giugno 2014

La processione del Corpus Domini per le strade del Borgo

22 giugno 2014
- Taranto -





Uscita dalla chiesa di Sant'Antonio, la processione del Corpus Domini percorre l'intera via Duca degli Abruzzi per raggiungere via Di Palma.

Per queste immagini ringraziamo la nostra amica Federica Carbotti

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martedì 24 giugno 2014

La Messa in piazza al termine della processione di accoglienza delle statue

15 giugno 2014
Piazza Carmine
- Taranto -






La processione di accoglienza delle statue di Gesù Morto e dell'Addolorata si conclude nella piazza antistante la Chiesa del Carmine.
Qui è celebrata la Santa Messa da mons. Marco Gerardo, Padre Spirituale della Confraternita del Carmine.

Per queste immagini ringraziamo la nostra amica Federica Carbotti

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lunedì 23 giugno 2014

Ha inizio la processione del Corpus Domini

22 giugno 2014
Parrocchia Sant'Antonio da Padova
- Taranto -





Dopo la Santa Messa celebrata da mons. Filippo Santoro, Arcivescovo di Taranto, ha inizio la processione del Corpus Domini, con la partecipazione delle rappresentanze di tutte le associazioni, movimenti ecclesiali e Confraternite.

Per queste immagini ringraziamo la nostra amica Federica Carbotti

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domenica 22 giugno 2014

La processione di Sant'Antonio per le strade del Rione Tamburi / 2

13 giugno 2014
- Taranto -






Una processione che rimarrà nel cuore e nei ricordi di molti, quella di quest'anno in onore di Sant'Antonio da Padova presso la parrocchia di San Francesco de Geronimo: in qualche modo si conclude nel migliore dei modi un lungo percorso iniziato parecchi decenni fa: da quando fu introdotta nel quartiere la devozione per il Santo Dottore, alla costituzione del Comitato che per tanti anni ha curato la festa e la processione, al nella Chiesa, per la Chiesa", come amava ripetere il compianto Salvatore Fallone quando parlava di Confraternite.
trasferimento, voluto da S.E. mons. Benigno Papa, dell'antica  Confraternita intitolata al Santo, e finalmente alle elezioni e all'insediamento del nuovo Priore e del nuovo Consiglio. L'antico Sodalizio smette di essere un elenco di nomi su un registro, e ritorna ad essere una realtà viva ed operante, "

Chiunque abbia a cuore la pietà popolare, nell'intima convinzione  - secondo l'insegnamento di Papa Francesco in continuità con quello di Benedetto XVI, di san Giovanni Paolo II, del Servo di Dio Pio XII - che devozioni, riti e pii esercizi siano ancora oggi veicolo di fede e strumento di evangelizzazione, non può che gioire per una Confraternita che in qualche modo rinasce e ricomincia a camminare con le proprie gambe, riconoscendo naturalmente la giusta gratitudine, come ha ricordato il Priore Giovanni Celestiano il giorno dell'insediamento, a quanti negli anni, a partire dal Commissario arcivescovile, si sono adoperati perchè la Confraternita rimanesse comunque in piedi. 
Possiamo dire che a Taranto, quegli insegnamenti sono stati tradotti nel concreto, nella vita della Chiesa.

Per tutte le immagini ringraziamo la nostra amica Kimberly Celestiano



Domenica 22 la processione del Corpus Domini, dalla chiesa di Sant'Antonio per le vie del Borgo

22 giugno 2014
- Taranto -



Angelo Diofano
Taranto oggi del 21/6/2014

Corpus Domini 2013 - Foto Luisa Marturano
Domenica 22 si svolgerà la solenne processione del Corpus Domini per le vie del Borgo. Alle ore 19 nel Nuovo tempio di Sant’Antonio da Padova (in via Duca degli Abruzzi) si terrà la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo mons. Filippo Santoro assieme al Capitolo Metropolitano, con il clero diocesano e religioso e i diaconi. Seguirà, attorno alle ore 20, la processione con la partecipazione di tutte le confraternite, i movimenti e associazioni laicali. Queste le strade interessate al passaggio del Santissimo Sacramento, in cui l’apposita segnaletica indicherà il divieto di sosta per le auto via Duca degli Abruzzi, via Di Palma, piazza Immacolata, via D’Aquino fino a piazza della Vittoria. Qui ci sarà la conclusione con il discorso dell'arcivescovo mons. Filippo Santoro che al termine impartirà la solenne benedizione eucaristica. Gli abitanti delle vie interessate alla processione sono invitati ad addobbare i balconi, così come i commercianti, nelle loro possibilità, a lasciare accese le insegne dei loro negozi per un degno omaggio al passaggio di Nostro Signore sotto il velo eucaristico. Per permettere la massima partecipazione della popolazione alla processione, in tutte le chiese verrà anticipata la celebrazione della Santa Messa vespertina

La festa del Corpus Domini fu istituita l'8 settembre 1264 da papa Urbano IV con la Bolla “Transiturus de hoc mundo”, promulgata da Orvieto ove il pontefice risiedeva. L'anno precedente si era verificato il famoso miracolo di Bolsena, le cui reliquie si conservano nel duomo di Orvieto. Un tempo la processione del Corpus Domini usciva dalla cattedrale di San Cataldo, con un percorso solitamente circoscritto alla sola Città vecchia. In diversi punti del quartiere, come in piazza San Costantino, piazza San Francesco, via Paisiello, piazza Castello e piazza Fontana, i devoti allestivano degli altarini, artisticamente addobbati, davanti ai quali l'arcivescovo osservava una sosta di preghiera e benediva il popolo con l'ostensorio. Un'usanza, quest'ultima, che è ancora viva in diversi centri della nostra provincia. In seguito la processione si è spostata, come avviene attualmente, nelle vie del Borgo (spesso usciva dalla chiesa di San Francesco di Paola) e talvolta anche in altri quartieri della zona orientale. A Taranto, nel quartiere “Paolo VI” (zona “Case bianche”), esiste una parrocchia intitolata al Corpus Domini, eretta nel 1977 dall’allora arcivescovo mons. Guglielmo Motolese e attualmente guidata da don Francesco Mitidieri. Non è più attiva, invece, la congrega del Santissimo Sacramento, fondata il 13 maggio 1540 e riconosciuta civilmente il 1935, che ha sede nominalmente nella segreteria delle confraternite di Città vecchia, in Sant’Agostino.

Gesù Morto e l'Addolorata giungono in piazza Carmine

15 giugno 2014
Piazza Carmine
- Taranto -





Dopo aver percorso un breve tratto di via D'Aquino, le immagini di Gesù Morto e dell'Addolorata giungono finalmente in piazza Carmine, attese da una moltitudine di Confratelli e fedeli.

Per queste immagini ringraziamo la nostra amica Federica Carbotti

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sabato 21 giugno 2014

La processione di Sant'Antonio per le strade del Rione Tamburi / 1

13 giugno 2014
- Taranto -






Accompagnata da una moltitudine di fedeli, l'immagine di Sant'Antonio, portata a spalla dai Confratelli del Sodalizio intitolato al Santo Dottore francescano, attraversa le strade del Rione Tamburi.

Per queste immagini ringraziamo la nostra amica Kimberly Celestiano



Gesù Morto e l'Addolorata in via Anfiteatro

15 giugno 2014
- Taranto -





Giunte nel Borgo Umbertino, le venerate immagini di Gesù Morto e dell'Addolorata, percorrono Corso ai Due Mari e via Anfiteatro.

Per queste immagini ringraziamo la nostra amica Federica Carbotti.

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venerdì 20 giugno 2014

Sant'Antonio: la processione di appresta ad uscire dalla chiesa di S. Francesco de Geronimo

13 giugno 2014
Parrocchia San Francesco de Geronimo
- Taranto -




I Confratelli di Sant'Antonio e tutti i fedeli, partecipano alla Santa Messa nella chiesa di San Francesco de Geronimo, al Rione Tamburi a Taranto. Al termine, ha inizio la processione per le strade del quartiere.

Per queste immagini ringraziamo la nostra amica Kimberly Celestiano













Le Confraternite accompagnano il cammino di Gesù Morto e dell'Addolorata

15 giugno 2015
- Taranto -





Per l'accoglienza delle statue di Gesù Morto e dell'Addolorata, erano presenti le rappresentanze di 28 Confraternite provenienti da tutta la Puglia e non solo. Il corteo processionale è così risultato lunghissimo: la "testa" era già quasi arrivata in piazza Carmine quando le due statue si trovavano ancora nei pressi del monumento al marinaio.

Per tutte queste foto ringraziamo la nostra amica Federica Carbotti