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sabato 20 febbraio 2016

“La pienezza dell'amore”: triduo all'Immacolata. Gli appuntamenti nella basilica cattedrale


Angelo Diofano

È in corso nella basilica di San Cataldo fino a domenica 21 febbraio il tradizionale triduo votivo all'Immacolata, in ricordo della sua proclamazione a patrona di Taranto a seguito del terremoto del 20 febbraio 1743. Le celebrazioni, dal titolo “La pienezza dell'amore: giornate eucaristiche e mariane” quest'anno si svolgono con particolare solennità e costituiscono ulteriore opportunità per ottenere l'indulgenza plenaria nella basilica cattedrale che, com'è noto, è chiesa giubilare. Sabato 20 dalle ore 9.30 ci sarà l'esposizione del Santissimo Sacramento; alle ore 17.45 benedizione eucaristica e reposizione; alle ore 18 santa messa. Alle ore 19.30, “La pienezza dell'amore”, meditazione e preghiera con la musica. Le meditazioni saranno di monsignor Emanuele Ferro, con accompagnamento musicale dell'orchestra di fiati “Santa Cecilia” diretta dal maestro Giuseppe Gregucci che eseguirà alcuni brani della tradizione quaresimale tarantina. Domenica 20, infine, sante messe nel normale orario festivo. Alle ore 16.45 esposizione del Santissimo Sacramento e celebrazione dei Vespri, alla presenza della confraternita dell'Immacolata di Molfetta; alle ore 17.45 benedizione eucaristica; alle ore 18 santa messa presieduta da don Pasquale Rubini, padre spirituale della confraternita molfettese. A conclusione, fiaccolata penitenziale per via Duomo, con la partecipazione della confraternita tarantina e di quella molfettese, per riportare l'Immacolata in San Michele.

Secondo le cronache dell’epoca il terremoto del 1743 provocò gravi danni nel Salento e in Calabria. Ma la nostra città non fu distrutta nonostante le terribili scosse. Così il sindaco Scipione Marrese istituì un triduo di penitenza da tenere ogni febbraio, così come ai giorni nostri. Il 12 febbraio del 1943, 200° anniversario del terremoto, l’arcivescovo Bernardi fece eleggere l’Immacolata patrona principale della città assieme a San Cataldo, poichè la città, durante la guerra, nonostante fosse uno dei più importanti obiettivi militari, non subì grandi perdite di vite umane tra la popolazione civile.

La chiesa di San Michele (dove l'Immacolata è venerata tutto l'anno) e il convento annesso (sede dell’istituto musicale “Paisiello”) furono costruiti nel1763 con il lascito di un ingente patrimonio da parte dal nobile tarantino Giovanbattista Protontino dopo la sua morte. Dagli interni di rara bellezza per la ricchezza di decorazioni e rivestimenti in marmo, la chiesa è affidata da alcuni anni al Sovrano Militare Ordine di Malta.

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