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mercoledì 14 settembre 2016

14 settembre, l’Esaltazione della Santa Croce



La ricorrenza delle varie memorie liturgiche ha sempre una motivazione storica. Così per le memorie dei Santi, solitamente, si festeggia il giorno della “nascita al cielo”, cioè della morte.
Più complesse le ragioni di altre memorie. Il 12 settembre e il 7 ottobre – feste rispettivamente del SS.mo Nome di Maria e della Madonna del Rosario – sono dovuti, per esempio, al ricordo di altrettante epiche e vittoriose battaglie che i popoli dell’Europa cristiana dovettero affrontare per la sopravvivenza propria e della Fede che professavano. (Lepanto 1571; Vienna 1683)

Alla data del 14 settembre sono legate svariati eventi nel corso dei secoli. Potremmo parlare di coincidenze, ma preferiamo credere alla realizzazione di un imperscrutabile progetto provvidenziale sulla storia dell’uomo.

Gerusalemme, Basilica del Santo Sepolcro
14 settembre 335, Gerusalemme. Venne inaugurata la grandiosa Basilica del Santo Sepolcro che l’imperatore Costantino volle edificare sui luoghi della passione e morte del Signore: la Crux, sul Golgota e l’Anàstasis sul Sepolcro. L'anniversario continuò ad essere celebrato negli anni seguenti. La pellegrina Eteria, venuta a Gerusalemme, sul finire del IV secolo, ci riferisce che alla solennità del 14 settembre assistevano ogni anno più di 50 vescovi. La Dedicazione aveva rito pari alla Pasqua e all'Epifania e si protraeva per otto giorni con immenso concorso di pellegrini da ogni parte del mondo. La madre di Costantino, Sant’Elena, aveva poco prima rinvenuto i resti della vera Croce nei pressi del Golgota. Sulla cima del colle venne innalzata una croce di argento e oro a grandezza naturale. Il luogo in cui la Croce era stata innalzata era considerato centro del mondo e per questo un sacerdote alzava il legno sacro della Croce verso le quattro diverse parti del mondo. I frammenti del sacro legno furono distribuiti nel mondo e con i frammenti si diffuse nelle Chiese cristiane la cerimonia della Esaltazione. Costantinopoli adottò la festa nel 612, sotto l'imperatore Eraclio e Roma nel corso del secolo VII. Sotto papa Sergio († 701) al Laterano il 14 settembre si ripeteva l'adorazione della Croce del Venerdì Santo. Oggi l'adorazione della Croce il 14 settembre si fa ormai solo in alcuni monasteri.

Ma il 14 settembre non era una data casuale. Fu scelta perché sostituisse l’antica festa ebraica dei tabernacoli, che si credeva fosse celebrata proprio il 14 settembre secondo il calendario giuliano.

14 settembre 629. 15 anni prima Gerusalemme era stata occupata e saccheggiata dai persiani e il re sassanide Cosroe Parviz aveva portato la reliquia gerosolimitana nella sua capitale, Ctesifonte. Dopo anni di lotte, il pio imperatore bizantino Eraclio, riesce a guidare i suoi alla vittoria nell’epica battaglia del 13 dicembre 628 presso Ninive. I persiani in rotta abbandonano sul campo 28 stendardi e 50.000 uomini. Nella marcia trionfale verso la capitale, Eraclio recuperò più di 300 stendardi che i persiani avevano trafugato ai romani in secoli e secoli di guerre. Tra le condizioni che Eraclio impose ai vinti vi fu la restituzione del Legno della Croce rubato a Gerusalemme. Eraclio stesso, l’anno seguente riportò in processione la preziosa reliquia al suo posto nella Basilica del Santo Sepolcro. era il 14 settembre del 629. Da allora la festa dell’Esaltazione della Croce si diffuse rapidamente in tutto l’orbe cristiano.

La croce, già segno del più terribile fra i supplizi, è per il cristiano l'albero della vita, il talamo, il trono, l'altare della nuova alleanza. Dal Cristo, nuovo Adamo addormentato sulla croce, è scaturito il mirabile sacramento di tutta la Chiesa. La croce è il segno della signoria di Cristo su coloro che nel Battesimo sono configurati a lui nella morte e nella gloria. Nella tradizione dei Padri la croce è il segno del figlio dell'uomo che comparirà alla fine dei tempi.  (Mess. Rom.)

Piero della Francesca, Storie della Vera Croce
Arezzo, Basilica di San Francesco


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