Angelo Diofano
Nuovo Dialogo del 27/2/2015
Immagine da FB |
Secondo consuetudine, giorno 3, primo martedì di marzo, San Crispieri (frazione di Faggiano) festeggia la celeste patrona, Santa Maria di Costantinopoli. Un tempo giungevano da tutta la regione per prendere parte alle celebrazioni, che avevano come punto di riferimento l’antica e bellissima chiesa dedicata alla Vergine con questo titolo, attualmente in grande abbandono.
L’antica struttura seicentesca si trova sulla via che porta a Lizzano e, originariamente dedicata a San Giorgio, fu donata da Carlo I di Napoli al monastero basiliano di San Vito; con l’arrivo degli Skanderbeg ci fu l’intitolazione alla Vergine. Circa cinquant’anni addietro ne fu decretata l’inagibilità e il titolo fu trasferito alla chiesa di San Francesco di Paola, all’interno della borgata, dove continuano a tenersi tutte le celebrazioni.
Da tempo si auspica di mettere mano alla ristrutturazione dell’antico luogo di culto. “Anche a me farebbe molto piacere, come a tutti gli abitanti di San Crispieri, che l’antica chiesa tornasse a rivivere – spiega il parroco don Antonio Papagni - Tuttavia ci sono necessità più impellenti. Abbiamo per esempio bisogno di spazi per le attività parrocchiali. Per esempio, siamo costretti a tenere le lezioni di catechismo all’interno di abitazioni private, messe perlopiù a nostra disposizione dai genitori degli stessi bambini. Per lo stesso problema, siamo costretti a rinunciare a tante iniziative formative. Siamo comunque soddisfatti del recente provvedimento del Comune, in comunione con la Diocesi, che provvederà a ripulire la zona circostante il tempio semidiroccato, mettendolo in sicurezza. Più di questo, per il momento, non è possibile fare”.
Don Antonio è parroco in San Crispieri da più un anno e sta lavorando sodo per la cura spirituale dei suoi parrocchiani, facendo tuttavia i conti con l’impegno di amministratore parrocchiale in San Donato (assunto dopo la morte del parroco don Davide Boccuni, la scorsa primavera) e con quello dell’insegnamento. Trecento gli abitanti che vedono nel sacerdote un valido punto di riferimento; buona parte di loro lavora nell’agricoltura e non mancano professionisti, militari e dipendenti pubblici. Il parroco evidenzia con soddisfazione la buona partecipazione alle celebrazioni eucaristiche domenicali e anche quotidiane (“Giungono anche dai paesi vicini”) e l’aumento dei frequentanti al catechismo.
La festa di Santa Maria di Costantinopoli continua a costituire uno dei più importanti avvenimenti del territorio. Fra le iniziative in programma, domenica primo marzo alle ore 18.30 ci sarà la santa messa con l’offerta dell’incenso, alle ore 20, a conclusione della giornata, ci sarà un concerto di musica sacra in chiesa eseguito dal coro dell’Immacolata di San Giorgio Jonico. Martedì 2, vigilia, recita del rosario alle ore 17.30 e alle ore 18 la santa messa. Mercoledì 3, giorno della festa, alle ore 11 santa messa, alle ore 18 recita del rosario e canto delle litanie, alle ore 18.30 santa messa. Seguirà alle ore 19.30 la processione per le vie. Alle ore 21.30 la festa si concluderà con i fuochi pirotecnici. Per tutta la serata agirà la banda di Montemesola.
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti sono soggetti a moderazione.
I commenti anonimi saranno cestinati.