Musical su sant'Eugenio per la festa al “Paolo VI”
Nell'ambito del programma di celebrazioni in onore di Santa Maria del Galeso, la rappresentazione si terrà a cura dei giovani della parrocchia. Le altre iniziative civili e religiose
Angelo Diofano
Nuovo Dialogo del 29/5/2015
Si terrà sabato 30 e domenica 31 al Paolo VI la festa in onore di Santa Maria del Galeso, titolare dell'omonima parrocchia retta dagli Oblati di Maria Immacolata (parroco padre Nicola Parretta). La parrocchia fu eretta nel 1960 da mons. Guglielmo Motolese, divenendo operativa con la piena attività del centro siderurgico. Difatti le famiglie che vennero a risiedere in quello spicchio di quartiere nella stragrande maggioranza avevano almeno un componente che lavorava nel gigante d’acciaio. In breve si raggiunsero circa cinquemila abitanti, con grande fermento di attività culturali grazie al vicino Circolo Italsider e alla stessa parrocchia. “Con il passare degli anni tanto fervore di iniziative è svanito - spiega padre Nicola - Il quartiere ha subito un certo invecchiamento con i pensionamenti e la partenza di tanti giovani per cercar lavoro. Contemporaneamente c'è stato anche un sensibile allontanamento dalla fede e la parrocchia ha perso il suo ruolo di punto di riferimento. Gli Oblati si sono subito attivati per contenere i danni, adeguando l’azione pastorale alle rinnovate esigenze. Attualmente nel rione si sta registrando una rinnovata presenza di giovani famiglie che hanno acquistato le abitazioni lasciate dai pensionati dello stabilimento siderurgico, tornati nelle città di origine”.
“La situazione sociale è preoccupante - continua il parroco - Almeno un capofamiglia su tre è senza lavoro. La parrocchia si è maggiormente impegnata nel volontariato cercando di essere sempre più vicina alla gente, aiutandola nelle sue sofferenze. Tutti i gruppi della Santa Maria del Galeso lo hanno capito e stanno lavorando proficuamente. Relativamente alla devianza minorile va evidenziata l'adesione della parrocchia al progetto “Programma e sviluppo” mettendo a disposizione, per varie attività, spazi e volontari per i ragazzi che sono soliti trascorrere il loro tempo in strada, spesso disattendendo agli obblighi scolastici. Ottimi risultati si sono conseguiti con la costituzione di un gruppo di giovanissimi nell’ambito del “Movimento giovanile Costruire”, finalizzato alla formazione sociale e soprattutto cristiana, per l’impegno di annunciare il Vangelo ai coetanei”.
Ecco le iniziative della festa. Il programma religioso prevede per sabato 30 alle ore 18.30 la celebrazione eucaristica ; alle ore 19.30 la processione con la statua della Madonna portata a spalla dalla confraternita dell'Immacolata con la partecipazione della banda di Crispiano. All’uscita, lancio dei palloncini da parte dei bambini; al rientro, verso le ore 21, spettacolo pirotecnico. Il programma civile, invece, prevede per venerdì 29 alle ore 19.30 le seguenti esibizioni: scuola di canto Accademia Due Mari; scuola di ballo Delfini Taranto Dance; scuola di ballo Okinawa Dance; Okinawa Karate Taranto; Okinawa Fitnes Taranto; Asd Figt club Kickboxing Team. ; la serata sarà animata dal dj Daniele Bando. Sabato 30, alle ore 21 commedia in vernacolo tarantino “Totta casa e chiesa” del Gruppo teatro San Giuseppe. Domenica 31 alle ore 9 ciclopasseggiata ; alle ore 16.30 caccia al tesoro organizzata dal gruppo scout; alle ore 20 premiazione scuola calcio Santa Maria del Galeso Arsenal Taranto; alle ore 20.45, esibizione del coro dei bambini del catechismo. Alle ore 21, spettacolo “Mistral”, incentrato sulla vita di Eugenio de Mazenod, fondatore degli Oblati di Maria Immacolata, nato e cresciuto la dove soffia il maestrale, cioè Aix en Provence. È la storia di un amore appassionato e iintelligente che spinge Eugenio a rispondere ai bisogni della sua epoca. È anche la storia di un amore comunicativo e coinvolgente che in duecento anni ha trascinato dietro di sé migliaia di persone di ogni razza, lungua, popoli e nazioni. Eugenio è un santo che parla al cuore dell'uomo di ogni epoca. Il suo passaggio nella storia è stato come un vento che tutto rinnova proprio come il 'Mistral'. Lo spettacolo è stato preparato da ragazzi e animatori della parrocchia.
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