Angelo Diofano
Taranto oggi del 22/5/2015
foto dal web |
“La missione, in famiglia e nella società, di santa Rita: donna, sposa, madre, vedova, monaca. Il respiro del perdono”: è questo il tema della festa dedicata alla santa di Cascia, che si svolge nella parrocchia a Lei intitolata in via Ancona. “Una parrocchia – spiega il parroco mons. Gino Romanazzi - caratterizzata da un’attenzione sempre più capillare al bisogno di ogni persona perché possa fare esperienza della carezza della Misericordia e dell’afflato sincero del prossimo che s’incontra. La festa di santa Rita è per noi un’avventura ed un’esperienza per tenere aperto il nostro cuore. Siamo impazienti di poter rendere presente Cristo con quella libertà e baldanza che ci caratterizzano nell’essere una presenza sul nostro territorio e che verrebbero meno se non ci fosse un cammino di sincera obbedienza al papa e al vescovo nell’alveo della Chiesa diocesana”.
Oggi, venerdì 22, solennità di santa Rita, sante messe verranno celebrate alle ore 7 - 10 - 11.30 (quest’ultima con supplica finale alla santa). Alle ore 17.30 in piazza presiederà l’Eucarestia l’arcivescovo mons. Filippo Santoro. Alle ore 18.45 seguirà la grande processione per le vie della parrocchia accompagnata dalla banda cittadina “Paisiello”. Al termine, in piazza, nella cornice delle luminarie, ci sarà la benedizione delle rose con l’accensione di fuochi pirotecnici. Giovani volontari accoglieranno i numerosi pellegrini provenienti da tutta la città, dalla provincia e da fuori regione. "Quelli del 22 maggio" è la scritta che campeggerà sulle loro magliette. Questi giovani nell'intera giornata saranno al servizio di tutti per l’accoglienza, trasmettendo la bellezza di essere cristiani e la gioia di comunicarlo, una grande occasione per loro e per chi li incontrerà. “Alla santa ‘degli impossibili’ – dice mons. Romanazzi - chiederemo di intercedere per tutti gli ‘impossibili’ doni e miracoli affinché possano essere esauditi; a Lei chiederemo inoltre per noi, che un po’ ‘impossibili’ siamo, la vera conversione del cuore”.
Infine per quest'anno si è deciso di rinunciare alla grande festa finale in piazza di sabato 23. La comunità di santa Rita, nell’accogliere l’appello di papa Francesco sui cristiani perseguitati nel mondo, ha voluto aderire all’appello della Conferenza episcopale italiana, in occasione della veglia di Pentecoste, per pregare per “le vittime di persecuzioni e di violenza solo a causa della fede che professano “ (papa Francesco). “Annullare la festa popolare non è – spiega il parroco - un’occasione missionaria persa ma la possibilità di accorgersi ancora una volta che Cristo si rende palesemente presente attraverso i volti dei nostri amici perseguitati. Ci sentiamo perciò uniti a coloro che sentono le ferite dei martiri di oggi come inferte a se stessi, per mostrare quanto ci sentiamo vicini a questi nostri fratelli che soffrono”.
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