Iniziative civili e religiose nelle zone più popolari della città. La benedizione del pane, segno di condivisione con i poveri. Mostra fotografica “Ritagli di Tamburi” in piazza
Angelo Diofano
Taranto oggi del 13/6/2015
S.Antonio, il pane, la festa
Anche quest’anno Sant’Antonio da Padova viene festeggiato nella omonima parrocchia di via Duca degli Abruzzi al Borgo e in quella intitolata a San Francesco De Geronimo ai Tamburi. Si tratta del santo più conosciuto e venerato nel mondo, la cui intercessione viene richiesta per i casi ritenuti più disperati. “Nulla è impossibile a Dio”, ripeteva infatti durane le predicazioni. È il santo degli umili, dei poveri. Proprio da questa caratteristica troverebbe fondamento l'usanza della benedizione del pane, l'alimento dei poveri, che si svolge nel giorno della sua festa in tante altre chiese della c ittà. Le pagnotte vengono offerte dai devoti e poi distribuite gratuitamente a quanti partecipano alle sante messe.
Anche quest’anno Sant’Antonio da Padova viene festeggiato nella omonima parrocchia di via Duca degli Abruzzi al Borgo e in quella intitolata a San Francesco De Geronimo ai Tamburi. Si tratta del santo più conosciuto e venerato nel mondo, la cui intercessione viene richiesta per i casi ritenuti più disperati. “Nulla è impossibile a Dio”, ripeteva infatti durane le predicazioni. È il santo degli umili, dei poveri. Proprio da questa caratteristica troverebbe fondamento l'usanza della benedizione del pane, l'alimento dei poveri, che si svolge nel giorno della sua festa in tante altre chiese della c ittà. Le pagnotte vengono offerte dai devoti e poi distribuite gratuitamente a quanti partecipano alle sante messe.
Per la locandina e per le immagini si ringrazia il sig. Luca Fusco
Il territorio parrocchiale della “Sant'Antonio” coincide con una delle zone più povere del quartiere Borgo, fortemente segnata dall’abbandono e dalla povertà. Molti gli stabili abbandonati o dove vivono solo pochi anziani, che non hanno avuto il coraggio o la possibilità di seguire i figli nei nuovi insediamenti. Tante anche le saracinesche abbassate dei negozi dove un tempo insistevano attività artigianali o piccoli esercizi commerciali. Senza un programma di recupero edilizio (che pure registra alcuni segni di attività) che sia incentivato dal Comune la situazione è destinata ad aggravarsi ulteriormente, con un ulteriore esodo dei suoi abitanti. La vita parrocchiale si caratterizza per la sua vivacità d'iniziative culturali e per i ragazzi oltre che per le sue funzioni coinvolgenti, grazie al parroco don Carmine Agresta e ai suoi collaboratori don Antonio Panico, don Armando Imperato e don Rocco Larocca, di grande affabilità e disponibilità verso tutti. Attualmente la parrocchia si avvia alla missione sul territorio, preparata negli scorsi mesi in collaborazione con le suore francescane alcantarine di Bari.
Oggi, sabato 13, sante messe si terranno alle ore 7.30-9-10-11-12; al termine di ogni celebrazione ci sarà benedizione del pane che darà poi distribuito ai devoti. Alle ore 17, benedizione dei bambini e alle ore 18 solenne celebrazione eucaristica presieduta dall'arcivescovo mons. Filippo Santoro. Al termine, processione per via Duca degli Abruzzi, via Dante, via Nitti, via Mazzini, via Cavallotti, via Oberdan, via Regina Elena, via Bruno e rientro in chiesa, davanti alla quale sarà impartita la solenne benedizione. Presterà servizio durante la serata il gran complesso bandistico “Anbima” di Taranto. Alle ore 21, sul sagrato, spettacolo musicale con il gruppo “Spaghetti Brothers”. Funzioneranno stand gastronomici con il ricavato dalla vendita devoluto in beneficenza. In via Criscuolo sarà attivo il mercatino dell’artigianato.
Il territorio parrocchiale della “Sant'Antonio” coincide con una delle zone più povere del quartiere Borgo, fortemente segnata dall’abbandono e dalla povertà. Molti gli stabili abbandonati o dove vivono solo pochi anziani, che non hanno avuto il coraggio o la possibilità di seguire i figli nei nuovi insediamenti. Tante anche le saracinesche abbassate dei negozi dove un tempo insistevano attività artigianali o piccoli esercizi commerciali. Senza un programma di recupero edilizio (che pure registra alcuni segni di attività) che sia incentivato dal Comune la situazione è destinata ad aggravarsi ulteriormente, con un ulteriore esodo dei suoi abitanti. La vita parrocchiale si caratterizza per la sua vivacità d'iniziative culturali e per i ragazzi oltre che per le sue funzioni coinvolgenti, grazie al parroco don Carmine Agresta e ai suoi collaboratori don Antonio Panico, don Armando Imperato e don Rocco Larocca, di grande affabilità e disponibilità verso tutti. Attualmente la parrocchia si avvia alla missione sul territorio, preparata negli scorsi mesi in collaborazione con le suore francescane alcantarine di Bari.
Oggi, sabato 13, sante messe si terranno alle ore 7.30-9-10-11-12; al termine di ogni celebrazione ci sarà benedizione del pane che darà poi distribuito ai devoti. Alle ore 17, benedizione dei bambini e alle ore 18 solenne celebrazione eucaristica presieduta dall'arcivescovo mons. Filippo Santoro. Al termine, processione per via Duca degli Abruzzi, via Dante, via Nitti, via Mazzini, via Cavallotti, via Oberdan, via Regina Elena, via Bruno e rientro in chiesa, davanti alla quale sarà impartita la solenne benedizione. Presterà servizio durante la serata il gran complesso bandistico “Anbima” di Taranto. Alle ore 21, sul sagrato, spettacolo musicale con il gruppo “Spaghetti Brothers”. Funzioneranno stand gastronomici con il ricavato dalla vendita devoluto in beneficenza. In via Criscuolo sarà attivo il mercatino dell’artigianato.
Ai Tamburi
Per la locandina si ringrazia il sig. Fabio D'Elia |
Le immagini sono della della festa 2014; si ringrazia la nostra amica Kimberly Celestiano
Nella parrocchia di San Francesco De Geronimo al quartiere Tamburi, ai festeggiamenti provvede da tempo, d'intesa con il parroco don Nino Borsci, la confraternita di Sant'Antonio da Padova, nata nel lontano 1860 e giunta fino ai nostri giorni con un passaggio di sede dal convento di San Francesco d'Assisi alla chiesa di Sant'Agostino fino all'attuale San Francesco de Geronimo, al rione Tamburi. La confraternita di Sant'Antonio da Padova (ne è priore Gianni Celestiano) con la guida spirituale di don Nino Borsci, svolge varie attività benefiche e di carità, raccolta e distribuzione viveri, raccolta fondi per i poveri e bisognosi della città, varie attività sociali ed assistenza ai malati ed indigenti.
Nella parrocchia di San Francesco De Geronimo al quartiere Tamburi, ai festeggiamenti provvede da tempo, d'intesa con il parroco don Nino Borsci, la confraternita di Sant'Antonio da Padova, nata nel lontano 1860 e giunta fino ai nostri giorni con un passaggio di sede dal convento di San Francesco d'Assisi alla chiesa di Sant'Agostino fino all'attuale San Francesco de Geronimo, al rione Tamburi. La confraternita di Sant'Antonio da Padova (ne è priore Gianni Celestiano) con la guida spirituale di don Nino Borsci, svolge varie attività benefiche e di carità, raccolta e distribuzione viveri, raccolta fondi per i poveri e bisognosi della città, varie attività sociali ed assistenza ai malati ed indigenti.
La devozione verso Sant'Antonio ai Tamburi (si legge nella elegante pubblicazione stampata in occasione dei festeggiamenti) risale ai primi anni del Novecento, nella piccola chiesetta di campagna intitolata sempre a San Francesco De Geronimo. Molte famiglie di lavoratori portuali, con l'aiuto dei cantieri navali Tosi, commissionarono una statua del santo padovano, donandola alla chiesetta. E così ogni anno si dette luogo a una bella festa popolare in onore del santo, con processione, banda e fiera. La tradizione andò sempre più consolidandosi
(racconta il confratello Antonello Battista) e nel dopoguerra l'allora parroco mons. Cosimo Russo ordinò a un artista di Ortisei una nuova immagine in legno, la medesima che attualmente viene portata in processione. Il fittizio benessere derivato da una scellerata crescita urbanistica e industriale provocò disattenzione verso la tradizione della festa, che fu saltuaria e poi non ebbe più luogo. A fine anni settanta un gruppo di parrocchiani (Nicola De Florio, Peppe D'Elia, Osvaldo Cristofaro, Lino Martinelli, Peppe Valentini, Lino Portulano, Peppe Gentile) e don Nino Borsci decisero di riprenderla, risvegliando l'amore nel quartiere per il santo padovano.
(racconta il confratello Antonello Battista) e nel dopoguerra l'allora parroco mons. Cosimo Russo ordinò a un artista di Ortisei una nuova immagine in legno, la medesima che attualmente viene portata in processione. Il fittizio benessere derivato da una scellerata crescita urbanistica e industriale provocò disattenzione verso la tradizione della festa, che fu saltuaria e poi non ebbe più luogo. A fine anni settanta un gruppo di parrocchiani (Nicola De Florio, Peppe D'Elia, Osvaldo Cristofaro, Lino Martinelli, Peppe Valentini, Lino Portulano, Peppe Gentile) e don Nino Borsci decisero di riprenderla, risvegliando l'amore nel quartiere per il santo padovano.
Il programma della festa religiosa prevede ogni sera, alle ore 18.30 la recita della tredicina e alle ore 19 la santa messa. Venerdì 12, durante la celebrazione delle ore 19 ci sarà l'aggregazione dei nuovi confratelli Emanuele Lo Mazzo, Francesco Lo Mazzo, Antonio Montillo, Francesco Spada, Domenico Galluzzo. Venerdì 13 giugno, festa di Sant'Antonio, sante messe sono previste alle ore 7.30 – 8.30 -9.30 -10.30, al termine delle quali ci sarà la benedizione del pane. Alle ore 18, solenne celebrazione eucaristica presieduta dal parroco don Nino Borsci e concelebrata dal vicario parrocchiale don Davide Quatraro. Alle ore 19, processione per le vie della parrocchia, accompagnata dall'orchestra di fiati “Santa Cecilia-Città di Taranto”; al rientro, spettacolo di fuochi artificiali. In piazza Mons. Cosimo Russo, rallegrata dalle luminarie, sarà allestita la mostra fotografica “Un ritaglio dei Tamburi” a cura del reparto del gruppo scout Taranto XI.
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