Consuntivi alla festa di San Lorenzo da Brindisi. Una parrocchia di frontiera

Angelo Diofano

Taranto oggi del 23/7/2014

Si sono conclusi lunedì sera con la processione i festeggiamenti in onore di San Lorenzo da Brindisi, organizzati dalla omonima comunità di viale Magna Grecia dei padri cappuccini: una parrocchia di frontiera, luogo di mediazione e compensazione fra una zona di relativo benessere (l’asse commerciale di viale Liguria e di parte di viale Magna Grecia) e di disagio sociale (le case parcheggio di via Ancona). Si è trattato di un momento di letizia e di consuntivi della comunità guidata da fra Francesco Monticchio che sin dalla fondazione ha impostato la sua attività pastorale all’insegna della missionarietà e della vicinanza alle tante povertà del territorio, mai prescindendo dall’ascolto dei numerosi casi di sofferenze, soprattutto per quelle rivenienti dalla disgregazione delle famiglie. Questo, grazie anche all’azione incisiva dei vari gruppi e movimenti e all’armonia esistente fra loro. Per tutto ciò il parroco ha ringraziato la comunità nel corso della Santa Messa conclusiva, evidenziando come i frutti di tanto lavoro siano stati simboleggiati dalla presenza nei giorni di festa di madre Licia Mazzia, superiora generale delle suore francescane dei poveri, parrocchiana di San Lorenzo. Fra i momenti più significativi delle celebrazioni, la consegna del premio “Perfetta Letizia” all’Abfo, per l’aiuto ai più poveri e in particolare ai profughi, nel loro centro di ricovero notturno alla Salinella. Durante i festeggiamenti, successo di visitatori per la mostra fotografica “Aspettando i Riti (come non li avete mai visti)” allestita nel chiostro del convento da Mino Lo Re, Pasquale Reo e Roberto Missiani. Questi ultimi hanno voluto ringraziare Lucia Schiavone, Andrea Tamburrini e tutti coloro che hanno voluto tale esposizione fra gli eventi della festa. La mostra ha inteso sottolineare aspetti poco conosciuti dei Riti della Settimana Santa. “Nulla a che vedere – hanno riferito gli artisti - con l'esteriorità ed il lato spettacolare delle processioni. Infatti le foto hanno inteso evidenziare il lavoro oscuro del backstage e l'attesa dei confratelli che dura tutto l'anno. I visitatori hanno colto questi aspetti, rivolgendoci tante domande in merito ed esprimendo il desiderio di ammirare per il futuro una ancor più cospicua esposizione”.