Angelo Diofano
In città vecchia oggi si festeggia Sant’Anna, madre della Madonna, protettrice delle mamme. La chiesetta a lei dedicata si trova in largo Civitanova, nei pressi di piazza Fontana. Essendo il tempio di piccole dimensioni, così da impedire una larga partecipazione alla celebrazioni in suo onore, la domenica precedente al 26 luglio la venerata immagine della santa viene portata nella vicina chiesa di San Domenico. Nel tempio trecentesco per tutta la giornata sarà incessante il pellegrinaggio, soprattutto delle donne in stato di gravidanza. Sante Messe saranno celebrate alle ore 9 e alle ore 11. In serata alle ore 19 ci sarà la solenne celebrazione presieduta dall’arcivescovo monsignor Filippo Santoro, durante la quale si pregherà per tutte le mamme, soprattutto quelle che sono ostacolate nella difesa della vita nascente o che trovano difficoltà nel crescere ed educare i propri figli. Al termine, attorno alle ore 20, il simulacro della santa sarà riportato nella sua chiesetta in una breve ma fortemente partecipata processione attraverso pendio San Domenico e via De Tullio. Prima della conclusione sarà impartita la benedizione ai bambini e alle mamme. Sarà quindi possibile visitare la chiesetta, edificata nel 1914 dopo l’abbattimento di quella più antica (sembra già esistente nel 1200) intitolata a San Nicola in Civitanova. Nel XIX secolo, l'antico titolo mutò in S. Anna per devozione alla mamma della Madonna. egli anni 1913-1915 l'allora rettore mons. Solito procedette all'abbattimento dell’antica chiesa ormai pericolante e la ricostruì, a spese sue e del popolo, con altari in marmi policromi, stucchi alle pareti ed affreschi alla volta, opere del pittore Sampietro. La facciata è di stile romanico-pugliese con grande arco monocuspidale e piccola rosa in alto nel centro. Sul lato destro è visibile un piccolo campanile. L'interno è di un barocco grazioso. Porte e finestre sono in legno. Sul soffitto è visibile l’affresco raffigurante la glorificazione di S. Anna, opera di artista locale, esaltata da una bianca cornice decorativa. Tutt’attorno, un ricco festone di gusto barocco in cui puttini su alternano a immagini floreali. Oltre a quella di Sant’Anna sono esposte le statue San Gioacchino (padre della Madonna) e di Sant’Omobono, primo laico canonizzato, che devolveva a opere di bene quanto guadagnava dal suo lavoro di commerciante. Le immagini furono realizzate fra la fine del 1700 e gli inizi del 1800.
Nella chiesa di Sant’Anna ogni terzo mercoledì del mese alle ore 17.30 (si riprenderà in autunno) si svolge una celebrazione eucaristica in occasione della quale i fedeli e la confraternita dell’Addolorata raccolgono quanto necessario a partorienti e neonati (vestitini, alimenti per bambini, confezioni di pannolini, giocattoli) che successivamente viene consegnato a famiglie bisognose. Altre iniziative si svolgono in questo luogo così caro al popolo, rivitalizzato grazie alla segreteria delle confraternite del centro storico, segno di una Città vecchia che, nonostante le troppe vicende dolorose che la interessano, non vuol morire. E ora si auspica che venga riaperto un altro sito legato alla religiosità popolare tarantina: il santuario dei Santi Medici, in via Di Mezzo, da tanti anni chiuso al culto e fatto segno da numerosi atti di vandalismo.
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