Comunicato stampa
Nella serata di domenica scorsa, alla presenza del sindaco Luigi Pinto, del consigliere Cosimo De Pace, dell’arciprete don Sario Chiarelli e del Consiglio d'Amministrazione della Confraternita del Carmine, atteso appuntamento, con il “Concerto della Passione”.
Anche quest'anno, è stata la banda dell’associazione “Umberto Montanaro”, presieduta da Mimmo Carriero, ad eseguire le marce, quelle che scandiscono il passo delle paranze, confratelli e consorelle in abito da rito, durante la processione dei Misteri del Sabato Santo.
Con grande professionalità, i circa trenta strumentisti, diretti dal M° Barbara Gigante, hanno proposto le marce che, soprattutto nel sud Italia, accompagnano la bara del Cristo Morto o l'Addolorata. Ad aprire il concerto, anche per questa 32^ edizione, è stata “Tomba che chiudi in seno” del compianto compositore mottolese Franco Leuzzi.
Sono state, poi, eseguite le marce "Jone" di Petrella, "A Rinaldo" di Simonetti, "Amleto" di Calò e "Lacrime" di Orlando. A concludere il concerto, la marcia “Mamma” di Luigi Rizzola, nota per i quattordici tocchi di campana, che potrebbero alludere alle altrettante stazioni della Via Crucis. La compose nel 1911 e fu eseguita per la prima volta da un’orchestra d’archi ai funerali della madre, nella Basilica di Santa Maria Novella, a Firenze.
Durante la serata, il priore Vito Greco ha voluto non solo omaggiare con dei fiori il M° Barbara Gigante, ma anche ricordare gli appuntamenti più salienti della Settimana Santa mottolese, sottolineando anche quello che è ‹‹il cammino della Confraternita del Carmine, dal 1701; un cammino, votato da 314 anni, alla solidarietà e alla carità››. L'occasione è servita anche per promuovere il dvd "Tutto è compiuto", realizzato dalla stessa confraternita sui riti pasquali, con musiche di Giuseppe Di Gioia e regia di Vincenzo Massaro.
Un omaggio floreale anche per la presentatrice, Maria Florenzio, per mano di Cosimo Sasso del Consiglio d'Amministrazione della Confraternita.
E se il sindaco Luigi Pinto ha rimarcato l'importanza della tradizione bandistica per la città di Mottola, ‹‹quale patrimonio culturale da consegnare alle nuove generazioni››, don Sario ha ricordato come non si debba perdere di vista, durante la santa Pasqua, l'essenzialità, quella dello spirito e del vivere quotidiano››.
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti sono soggetti a moderazione.
I commenti anonimi saranno cestinati.