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sabato 14 marzo 2015

S. Giuseppe patrono da 150 anni: Anno Giubilare a San Marzano

La festa patronale con l'importante anniversario. La benedizione apostolica impartita attraverso l'arcivescovo aprirà le celebrazioni. Le antiche tradizioni del falò e delle “mattre”

Italo Caiazzo
Nuovo Dialogo del 13/3/2015

da questo blog. Festa 2014
Cambiano i tempi e le situazioni sociali con la crisi economica che interessa direttamente e indirettamente la quotidianità di ognuno, ma a San Marzano c’è un fattore capace di far dimenticare per un attimo tutto ciò che accade intorno: i festeggiamenti in onore di San Giuseppe (18 e 19 marzo), una delle più importanti del territorio ionico. Si tratta di un appuntamento che nel cuore di ogni sammarzanese infonde puntualmente gioia e commozione. Anche questa volta la comunità albanofona rinnova questo momento di devozione verso il santo. Quest'anno poi si festeggerà il 150° anniversario (1866 – 2016) della proclamazione di San Giuseppe a patrono della comunità. Il tutto risale al lontano 1866, anno in cui viene documentato il violento nubifragio che si abbatté su San Marzano la notte tra il 18 e 19 marzo. Questo fu interpretato come una punizione nei confronti della popolazione che stava lentamente abbandonando la devozione al Santo. Gli abitanti del paese pensarono così di omaggiare il Santo più solennemente: iniziarono così dall’alba un’ininterrotta spola tra la campagna e il paese, trasportando con traini, muli, a braccio, rami, tronchi e fascine rivenienti dagli alberi divelti dal diluvio, come in una processione devozionale. Raccolta in un enorme cumulo davanti all’antico  palazzo marchesale, tutta quella legna venne accesa verso sera, dando luogo a quell’affascinante “Zjarri i mate” (fuoco grande). Le fiamme si levavano alte per tutte la notte tali da essere visibili anche dai paesi limitrofi. Sempre facendo riferimento alla storia, il 7 settembre del 1866 il podestà Paolo Cavallo e l’amministrazione comunale proclamarono con assenso delle competenti autorità San Giuseppe patrono del paese e ne modificarono il nome in San Marzano di San Giuseppe. 
La parrocchia di San Carlo Borromeo, guidata da don Cosimo Rodia, e il comitato festa hanno definito un programma specifico per questo importantissimo evento. L’aria di festa si è già respirata lo scorso 1 marzo, quando l’antica statua di San Giuseppe è stata trasferita dall’Istituto delle suore in Chiesa Madre, con la relativa intronizzazione. Il suggestivo corteo dei devoti con la legna si terrà mercoledì 18  alle ore 15 con donne, uomini e bambini, a piedi o con carri trainati da cavalli e trattori che trasportano legna di ulivo raccolta nelle campagne. Si partirà da via Regina Margherita e all’arrivo in piazza ci sarà la Liturgia della Parola, la Benedizione della legna e dei devoti e la consegna delle chiavi della città da parte del Sindaco a San Giuseppe. La conclusione sarà in contrada Principe dove si allestirà il falò. Lo “Zjarre e Mate” sarà acceso in serata dopo i fuochi pirotecnici. Il calore del fuoco  avvolgerà per tutta la notte la nostra comunità fino al mattino seguente, 19 marzo, giorno della festa. Alle ore 11 è prevista la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dall'arcivescovo mons. Filippo Santoro, che impartirà la Benedizione apostolica  in occasione dell’apertura dell’Anno giubilare indetto da papa Francesco, per i 150 anni dalla proclamazione di San Giuseppe quale patrono del paese. A seguire, Mons. Santoro parteciperà alla suggestiva piccola  processione con la statua del Santo in piazza e nelle zone antistanti la chiesa matrice, dove verranno dislocate le “mattre” (tavole dei poveri), ovvero tavole imbandite con i migliori piatti della tradizione contadina avvolti da candide tovaglie ricamate a mano. Nel pomeriggio, non mancherà la processione di gala per le vie del paese. Alle ore 18 la solenne concelebrazione eucaristica sarà presieduta da mons. Angelo Massafra, arcivescovo di Scutari (Albania), presidente della Conferenza episcopale albanese e neo vice presidente della Conferenza episcopale europea. Come di consueto, in serata alle ore 19.30, grandioso spettacolo piromusicale, con le note di celebri canzoni o colonne sonore di film che accompagneranno i fuochi d’artificio, quale ulteriore omaggio al santo Patrono. Il comitato festa ha anche ingaggiato i noti complessi bandistici di Francavilla Fontana e di Lizzano e quello cittadino. A coronamento, le suggestive luminarie in piazza e nelle vie principali. L’augurio del comitato è che San Marzano possa in futuro beneficiare ancora di questa importante tradizione storica  frutto dell’impegno di tutti i cittadini, Comune, associazioni, Pro Loco, esercizi commerciali, affinché il territorio possa distinguersi per la devozione a San Giuseppe, perché aiuti ad affrontare problemi e difficoltà che imperversano nelle varie realtà di ogni famiglia e di ogni persona. Nell'Anno giubilare, ricorda il parroco don Cosimo Rodia, sarà possibile lucrare in chiesa madre e nel santuario Maria SS. delle Grazie il dono dell’Indulgenza plenaria ogni giorno fino al 19 marzo 2016 alle consuete condizioni e nelle diverse circostanze celebrative-liturgiche: confessione, santa messa con partecipazione alla Comunione, preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre.

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