La festa patronale con l'importante anniversario. La benedizione apostolica impartita attraverso l'arcivescovo aprirà le celebrazioni. Le antiche tradizioni del falò e delle “mattre”
Italo Caiazzo
Nuovo Dialogo del 13/3/2015
da questo blog. Festa 2014 |
La parrocchia di San Carlo Borromeo, guidata da don Cosimo Rodia, e il comitato festa hanno definito un programma specifico per questo importantissimo evento. L’aria di festa si è già respirata lo scorso 1 marzo, quando l’antica statua di San Giuseppe è stata trasferita dall’Istituto delle suore in Chiesa Madre, con la relativa intronizzazione. Il suggestivo corteo dei devoti con la legna si terrà mercoledì 18 alle ore 15 con donne, uomini e bambini, a piedi o con carri trainati da cavalli e trattori che trasportano legna di ulivo raccolta nelle campagne. Si partirà da via Regina Margherita e all’arrivo in piazza ci sarà la Liturgia della Parola, la Benedizione della legna e dei devoti e la consegna delle chiavi della città da parte del Sindaco a San Giuseppe. La conclusione sarà in contrada Principe dove si allestirà il falò. Lo “Zjarre e Mate” sarà acceso in serata dopo i fuochi pirotecnici. Il calore del fuoco avvolgerà per tutta la notte la nostra comunità fino al mattino seguente, 19 marzo, giorno della festa. Alle ore 11 è prevista la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dall'arcivescovo mons. Filippo Santoro, che impartirà la Benedizione apostolica in occasione dell’apertura dell’Anno giubilare indetto da papa Francesco, per i 150 anni dalla proclamazione di San Giuseppe quale patrono del paese. A seguire, Mons. Santoro parteciperà alla suggestiva piccola processione con la statua del Santo in piazza e nelle zone antistanti la chiesa matrice, dove verranno dislocate le “mattre” (tavole dei poveri), ovvero tavole imbandite con i migliori piatti della tradizione contadina avvolti da candide tovaglie ricamate a mano. Nel pomeriggio, non mancherà la processione di gala per le vie del paese. Alle ore 18 la solenne concelebrazione eucaristica sarà presieduta da mons. Angelo Massafra, arcivescovo di Scutari (Albania), presidente della Conferenza episcopale albanese e neo vice presidente della Conferenza episcopale europea. Come di consueto, in serata alle ore 19.30, grandioso spettacolo piromusicale, con le note di celebri canzoni o colonne sonore di film che accompagneranno i fuochi d’artificio, quale ulteriore omaggio al santo Patrono. Il comitato festa ha anche ingaggiato i noti complessi bandistici di Francavilla Fontana e di Lizzano e quello cittadino. A coronamento, le suggestive luminarie in piazza e nelle vie principali. L’augurio del comitato è che San Marzano possa in futuro beneficiare ancora di questa importante tradizione storica frutto dell’impegno di tutti i cittadini, Comune, associazioni, Pro Loco, esercizi commerciali, affinché il territorio possa distinguersi per la devozione a San Giuseppe, perché aiuti ad affrontare problemi e difficoltà che imperversano nelle varie realtà di ogni famiglia e di ogni persona. Nell'Anno giubilare, ricorda il parroco don Cosimo Rodia, sarà possibile lucrare in chiesa madre e nel santuario Maria SS. delle Grazie il dono dell’Indulgenza plenaria ogni giorno fino al 19 marzo 2016 alle consuete condizioni e nelle diverse circostanze celebrative-liturgiche: confessione, santa messa con partecipazione alla Comunione, preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre.
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