Esordio alla grande per “Natale nell’Isola”. E il Bambinello sorrise negli ipogei

Angelo Diofano

Non poteva andare meglio l’esordio della rassegna “Natale nell’Isola”, nella serata di sabato scorso, salutato dalla presenza di tantissimi visitatori, al di là di ogni previsione. L’assessore regionale Fabrizio Tardoni e l’arcivescovo mons. Filippo Santoro, nella cerimonia d’inaugurazione, si sono complimentati per tale iniziativa con gli organizzatori, cioè le associazioni culturali “Terra” e “Nobilissima Taranto”, cimentatesi assieme alla Camera di Commercio col patrocinio dell’arcivescovado. In largo anticipo sull’apertura degli ipogei, i tarantini si sono accalcati lungo via Duomo, ansiosi di essere fra i primi a varcare quei siti così carichi di storia. E tanta attesa alla fine ha premiato. Scendere nelle viscere della Città vecchia per rivivere in nuove forme le suggestioni del Natale ha costituito un’emozione inesprimibile. “Avevamo così tanti bei posti in Città vecchia e non lo sapevamo” – è stato il commento dei visitatori. E anche di non pochi abitanti del centro storico. I bambini di via Cava, poi, numerosi si sono affacciati agli ipogei, entusiasti e sorpresi davanti a così tanta bellezza, sognando di poter interpretare un “loro” presepe in quegli spazi. E chissà che tale speranza, nella prossima edizione, non venga realizzata. Massimo gradimento da parte dei visitatori è stato espresso per la Natività nell’arte cinetica, allestita in via

Cava 99 cura di Giuseppe Musolino, Giorgio Ciardo e Vittorio Nunnari, che hanno riprodotto con particolari tecniche la famosa cappella degli Scrovegni. In tanti si sono affacciati anche nel cortile di palazzo Ulmo, in fondo a via Duomo, dove hanno preso posto gli attori del presepe vivente di Faggiano; bella anche la Natività vivente con oltre cinquanta personaggi  in piazza Duomo, a cura della confraternita di Santa Maria di Costantinopoli e della parrocchia cattedrale. Gli appassionati d’arte d’avanguardia si sono a lungo soffermati davanti alle opere di famosi artisti poste nell’ipogeo di Palazzo Galeotta e nella chiesetta di Sant’Andrea degli Armeni. E ancora: i concerti  nel trecentesco tempio di San Domenico (le pastorali della banda Paisiello e i canti del coro Alleluia) e in Sant’Anna (le trascinanti musiche di “Chitarra e tammorre”) in Sant’Anna; il recital teatrale dialettale “A Sanda Notte” della compagnia di Lino Conte in San Cataldo (davvero numeroso e attento il pubblico). Senza dimenticare gli assaggi di specialità gastronomiche locali nei “Luoghi del gusto” e soprattutto la cena natalizia medievale nel cortile di Palazzo Fornaro (associazione Maria d’Enghien). Diverse le rassegne pittoriche e fotografiche nei vicoli, fra le quali segnaliamo quella sulle tradizioni natalizie allestita dalla segreteria delle confraternite del centro storico, in via Duomo 170. Cortese ed efficace il servizio alle biglietterie e agli info-point. Unica nota stonata, la mancanza di vigili urbani in via Duomo per impedire il viavai di auto e soprattutto delle moto, incuranti della presenza di così tanta gente.

“Natale nell’Isola” continuerà con i suoi appuntamenti stasera, lunedì 22, e domani, martedì 23. Si riprenderà venerdì 26 dicembre fino a lunedì 29.Ultime repliche il 3 e il 6  gennaio, con il grande spettacolo pirotecnico conclusivo in piazza Castello, durante la processione di Gesù Bambino.