Lunedì 7 aprile
- Castellaneta -
Per la testimonianza e le immagini si ringraziano i nostri amici della Confraternita dell'Addolorata di Castellaneta
Lunedì 7 aprile 2014, in occasione della preparazione alla memoria dei Dolori di Maria, la Confraternita Maria SS. Addolorata di Castellaneta (TA) in collaborazione con l’ANSPI della Parrocchia Cattedrale, ha organizzato un incontro/dibattito su giovani, sport e sociale con ospite Gianni Maddaloni.
Il percorso che ha portato a questo incontro, come spiegato nel discorso introduttivo del Priore Marina Gigante, è la meditazione dei sette dolori di Maria, iniziato l’anno scorso.
Dopo aver meditato sulla PROVA nel 2013, quest’anno infatti la meditazione del secondo dolore punta i riflettori sulla FUGA, spesso facile via per i ragazzi che vivono in contesti sociali particolarmente difficili come appunto il quartiere di Scampia (NA) dove opera con la sua palestra Maddaloni.
Gianni Maddaloni, judoka napoletano, padre del più famoso Pino (medaglia d'oro alle olimpiadi di Sidney 2000), si è stabilito nel quartire napoletano nel 2005 ponendosi come obiettivo quello di strappare i ragazzi di Scampìa dalle facili tentazioni della camorra, offrendo loro l'opportunità di frequentare gratuitamente la palestra da lui gestita: lo "Star judo club".
Nella sua testimonianza egli ha puntato l’obiettivo sul bene sociale, sul buon cristiano, che è soprattutto buon cittadino.
”Per combattere il male bisogna solo fare del bene”, questo il motto dell’atleta, che ha più volte ricordato come il buono della sua attività non è arrivato per caso e neppure dagli altri; è stato lui in prima persona, come tutt’oggi, a darsi per gli altri, facendo spesso ricorso a prestiti e donazioni che servono per garantire una buona istruzione ai suoi ragazzi che non possono permettersela.
Una missione quotidiana, quella di Maddaloni, che nel corso degli anni ha coinvolto, non senza problemi, i ragazzi e le famiglie all'ombra del Vesuvio; dalla sua esperienza la Rai ha tratto ispirazione per la fiction: "L'oro di Scampia" interpretata dall'attore Beppe Fiorello.
La testimonianza di Maddaloni ha lasciato spazio anche ad un dibattito aperto con il pubblico presente che si è dimostrato interessato e partecipe.
”Per rendere migliore la nostra società e per offrire un futuro alle prossime generazioni - ha concluso l'ospite d'eccezione, accompagnato da tre suoi allievi - non bastano però le tante, troppe, parole di circostanza, ma è necessario agire in prima persona, stando a contatto ogni giorno con i ragazzi e coinvolgendo con fatti concreti quelli che saranno gli uomini del domani”.
Una bella esperienza per tutti i presenti e per i confratelli dell’Addolorata di Castellaneta, che credendo di incontrare un maestro di sport hanno trovato un maestro di vita.
Spesso nelle nostre Confraternite si parla tanto di bene ma vedere il bene messo in pratica ha sicuramente dato una spinta in più per tutti i Sodali.
Alla serata ha partecipato anche l’Amministrazione comunale di Castellaneta e la cittadinanza.
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